Tuesday 30 November 2010

Bandcamp si,Bandcamp no.

La questione Bandcamp sta animando la rete e il grande Eldino, uno dei guru del net-audio in Italia e nel mondo, nonchè uno dei primi a divulgare informazioni su netlabels, free-release e simili ha aperto una discussione molto interessante sul trattamento che Bandcamp ha riservato nei confronti degli artisti e delle netlabels che ospitano la loro musica e la loro home page sul proprio sito. Vi sembra giusto pagare per offrire la propria musica gratuitamente? (questo avverrebbe dopo aver superato i 300 free-download) E' fantascienza? Eldino è per il boicottamento, io più per l'informazione. Esistono altri luoghi dove depositare le proprie release, primo fra tutti Internet Archive (dove ogni giorno si possono trovare decine di novità musicali,tutte in download gratuito). Speculare sugli artisti e sulle netlabels che decidono di offrire la propria musica gratuitamente non è sicuramente un bel gesto. Ad ognuno la sua scelta.

Monday 29 November 2010

Turning Torso - "Walker"

Terzo lavoro per Turning Torso che dopo aver rilasciato nel 2009 "En rêvant nu EP" (Agosto '09) e "Lo-fi EP" (Dicembre '09), ritorna con questo nuovo "Walker" (tutti e tre disponibili in free download dalla sua pagina di Bandcamp). Turning Torso, il cui nome deriva dal grattacielo di 190 metri situato  in Svezia a Malmö, proviene da Querétaro (Messico centrale). In questo "Walker" si nota una maggiore maturità rispetto ai precedenti lavori. Il suono in generale rimane sempre molto "demo" e lo-fi, chitarra e batteria protagonisti. Ed è proprio la batteria (reale o elettronica che sia) l'elemento che mi colpisce maggiormente dell'album. Un trattamento molto particolare, a volte vicina alla distorsione, pattern ad incastri mai banali con l'amica chitarra, rullanti e piatti che saltellano da un orecchio all'altro. Apprezzo molto l'energia di "Runner", dove la chitarra prevale su tutto con delle ottime parti e con dei cambi azzeccati, accompagnata immancabilmente da uno sporchissimo drumming. A volte i brani sembrano dei piccoli affreschi ("True Words","Funky Junkie"), dove si può intuire che Turning Torso sta crescendo sia a livello compositivo che nella cura del suono. Molto spiritosa la manipolazione sonora di "Milees". Ma i brani migliori arrivano verso la fine con la malinconica "Bebè" e la sognante "Almendra"(accompagnata da questo video quasi trash). Album dai suoni e il missaggio molto particolari.

Runner
Milees
Bebè

DOWNLOAD (Bandcamp Page)

Saturday 27 November 2010

[SP001] Big Charlie - "That really hurts" ep

I Big Charlie arrivano da Bari e sono Matteo De Ruggeri e Stefano Milella. Nati agli inizi del 2009, nel giro di due anni sono diventati una delle band più promettenti del panorama indie italiano. Accompagnati dalle loro inseparabili maschere da coniglietti si sono fatti conoscere attraverso il web con il video psycho-sexy-horror di "Roses", (già ripreso su YouTube da due simpatiche versioni,una al pianoforte del Finlandese Aryan e una divertente  acapella). "Roses" è un accattivante brano molto "Bowiano" tratto da questo primo EP "That really hurts", (rilasciato a Settembre dalla giovane label Snowy Peach) composto da quattro tracce estremamente coinvolgenti, al punto da ritrovarmi da solo in macchina alle tre di notte a cantarle a squarciagola dopo un paio di ascolti.
Bassi corposi, ritmiche incisive, (le gambe fanno fatica a restare ferme), ottimi arrangiamenti e strutture mai banali. Un cantato dalla timbrica Bowie/Pattoniana trascinante e seducente. Curiosando  tra i video postati mi accorgo che anche dal vivo i Big Charlie riescono ad essere energetici e coinvolgenti.
Guardare per credere questa versione di "Headache".
Sotto stretta osservazione.

P.S. Non c'è il direct download per questa release ma bisogna sottoscriversi alla loro newsletter per poterla scaricare. Ne vale comunque la pena.

Ants
Backseat

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Thursday 25 November 2010

[mam141] - Joram Feitsma - "Perdix Themes"

Release 141 per Mine,all mine! records, che, leggendo in un comunicato sulla home del sito, si trova a fare i conti con il rinnovamento di Bandcamp, che oltre ad aumentare le proprie tariffe sui brani in vendita (per alcuni utenti troppo elevate) ha deciso di dare a ogni artista 200 download gratuiti  e quando questi si saranno esauriti, l'artista (o label) dovrà pagare per un blocco di crediti di download gratuito. In pratica, se io carico un album su Bandcamp e lo rilascio gratuitamente, una volta superati i 200 download dovrò acquistare dei pacchetti  per avere la possibilità di continuare a rilasciarlo in questo modo. Sicuramente questo trattamento per molti utenti non è sostenibile. Per fortuna esiste ancora ArchiveOrg, dove infatti possiamo trovare questo EP di Joran Feitsma (Utrecht,Olanda) "Perdix Themes". Un pianoforte e il silenzio intorno. Deliziose composizioni che a volte rimandano a Michael Nyman, ma che comunque mantengono una propria originalità e lucentezza. Forse la tecnica pianistica non è ad altissimi livelli ma la delicatezza e la passione che fuoriescono da queste tre tracce bastano per far dimenticare qualsiasi sbavatura o imperfezione. Drammaticità e insubordinazione, le ombre dei ricordi nascoste dietro ai vetri annebbiati delle finestre invernali.

Perdix Theme No1
Perdix Theme No2

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Monday 22 November 2010

[LostChildren086] AA.VV. - "Con Fuoco d'Occhi un Nostalgico Lupo I"

Il primo volume di "Con Fuoco d'Occhi un Nostalgico Lupo" ci regala altre piccole perle del panorama elettro-acustico italiano. "Off7" dei cuneesi Airportman naviga in una pentola piena di rumori di fondo, la chitarra nella stanza accanto (la cameretta dei bambini), dove una piccola tastierina abbandonata la segue intonando una contro-melodia. "Caracciolo" di Emanuele Errante mi trasporta verso un ambient già più collaudata. La chitarra acustica come una girandola ruota dietro al pianoforte, perno centrale e guida del brano. I Le Gros Ballon entrano un po' spudoratamente, quasi sovrapponendosi al brano di Errante (errore dei curatori della release o operazione voluta?), ma di loro ne ho già parlato qui. Obsil (il toscano Giulio Aldinucci) credo che sia una delle punte di diamante della attuale scena elettronica-sperimentale italiana. Creatività vivace, un gran gusto nel saper affiancare le diverse parti dei brani. Una ricca vena compositiva e una capacità non indifferente nel manipolare la materia elettronica. "Chioma" è sicuramente una delle tracce più "mature" delle due compilation. Giannico/Mauri/Uggeri ci porgono invece una delicata "Pagetos", atmosferica condivisione tra pianoforte,archi,chitarra e rumorini sottostanti. Molto intrigante "Moharrem" dei biellesi Harshcore (Luca Sigurtà e Tommaso Clerico). Giungla venusiana, mammuth futuristici alla conquista di nuovi territori. Pesantemente visionaria. Due compilation da ascoltare e da conoscere. Per chi vuole capire che direzione sta prendendo la scena elettro-ambientale italiana , che sembra aver assimilato molto bene le lezioni di tre decenni di musica elettronica internazionale. Questo è il momento giusto.


1. Airportman- Off7
2. Emanuele Errante- Caracciolo
3. Le Gros Ballon- Ecco cosa resta dei sogni
4. Obsil- Chioma
5. Passo Uno- Hopeless?
6. Francesco Giannico / Luca Mauri / Matteo Uggeri â Pagetos â Excerpt One
7. Harshcore- Moharrem
8. Neil on Impression- Parata Per Quattro Addii
9. Andrea Marutti- Sphagnum
10. Pillow- Aurorae
11. Mamuthones- untitled

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Sunday 21 November 2010

[LostChildren086] AA.VV. - "Con Fuoco d'Occhi un Nostalgico Lupo II"

Lost Children rilascia questa bellissima doppia compilation ideata da The Silent Ballet interamente dedicata ad artisti elettronici ed ambientali italiani.
E' da qualche anno che in Italia si sta producendo ottima musica elettronica di livello internazionale, grazie soprattutto a degli ottimi artisti (qui presenti in minima parte, la lista dovrebbe essere molto più lunga) e a svariate label che la producono diffondendola in tutto il mondo. Qui mi occupo del Volume Due dove spiccano all'apertura i Port Royal, oramai affermata band genovese che ci regala una splendida "Hans Kelsen"(con il supporto di Linda Bjalla alle voci)...lento incedere elettro-solenne verso mondi paralleli. Intrigante anche la ritmica di "Paper Lamp", brano donato dal milanese Giuseppe Ielasi. Una grancassa a scandire il tempo attorniata da un'infinità di suoni che "giocano a prendersi". "Lamb 2010" è la traccia presentata da French Teen Idol (il romano Andrea De Carlo) . Atmosfera quasi religiosa, cori femminili che riempiono lo spirito di buoni sentimenti in un crescendo glitch-elettro-acustico da preghiera. Anche "Flooding River" di When The Clouds (solo project del salernitano Francesco Galano) si fa notare con la sua malinconica melodia. Ed infine lo stupendo finale guitar-acustico di Sawdust dei FARAVELLIRATTI (il duo formato dal compositore elettronico Attila Faravelli e dal chitarrista Nicola Ratti). Questa è la tracklist completa del secondo volume:


1. port-royal & Linda Bjalla- Hans Kelsen
2. Fabio Orsi- Cloudy Tobacco
3. Giuseppe Ielasi- Paper Lamp
4. Tiziano Milani- Tocco Libero (Sequenza Prima)
5. K11- Thelemic Sign II
6. French Teen Idol- Lamb 2010
7. MB+ICS- La Eternulo Prenis
8. When The Clouds- Flooding River
9. FARAVELLIRATTI- sawdust
10. Il Rumore del Fiore di Carta- Part-time Superhero


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Tuesday 16 November 2010

[mam135] Evenings - "North Dorm EP"

Era finito in un angolino della cartella download questo "North Dorm EP" di Evenings (alias Nathan Broaddus, 20 anni, Palmyra, Virginia). Rilasciato in free download da mine,all mine! records , netlabel di Madison, Wisconsin, ma scaricabile con donazione anche dalla pagina BandCamp di Evenings. Nathan dice di aver registrato e prodotto il tutto nella sua camera dormitorio dell'università in Virginia (da qui il titolo dell'EP).  Ci troviamo in piena elettronica sequenziale, con la mano destra Telefon Tel Aviv e con la sinistra Boards of Canada. Ma la spiccata personalità di Evenings si lascia subito scoprire dalla scelta dei suoni e dalla cura delle ritmiche. "Still Young" sprizza ritmo elettronico da ogni poro, tutto giocato sui sedicesimi. "Babe" (accompagnato da un video molto carino), conferma che Nathan ha del talento. I suoni, mai convenzionali, si abbracciano l'uno all'altro con disinvoltura, trasformando in modo gioioso e rilassato il mio stato d'animo. "Friend[Lover]" mi riporta ad una fermata d'autobus di una nebbiosa collina, dove posso intravedere Sigur Ros e Cocteau Twins dialogare pacificamente. I pregevoli giochi ritmici si fanno notare anche in questa traccia. "Goodbye Forever" chiude in bellezza questo ottimo EP, tra grilli elettrici e remi che incidono l'acqua, arpeggio statico di guitar-synth e un basso che dipinge in solitudine la sua melodia.

Evenings MySpace
Evenings BandCamp
mine,all mine! records

DOWNLOAD

Still Young
Babe
Goodbye Forever

Sunday 14 November 2010

Lowercase Noises - "Marshall"

C'è tanta dolcezza in questo album di Lowercase Noises (one-man project firmato Andy Othling, nativo di Albuquerque, New Mexico [qui aiutato da Shannon Harden al cello]). Come spiega Andy dalla sua pagina di BandCamp, "Marshall" è un regalo per suo figlio (nato il 1° Maggio 2010) e anche per chi lo vorrà scaricare (ma le donazioni sono sempre ben accette). L'album si apre con "The Things Your Eyes Have Seen", pregevole composizione con un arpeggio di chitarra che mi trasporta in spazi enormi e desolati, oceano e deserto in sovrapposizione. La delicatezza dell'arpeggio, gli interventi sfumati delle tastiere e della seconda chitarra uniti al finale di cello rendono questo brano particolarmente affascinante.  "Peeling Crayons" è un lento respiro (o il leggero movimento di un mare in riposo) dove la chitarra di Andy mi sussurra un piccolo racconto. Le tracce si collegano l'una all'altra con semplicità, trasportandomi in un ambiente meditativo e di contemplazione. Ambient del cuore, oserei dire, frase suggerita anche dalla tenera copertina. I primi accenni ritmici arrivano solo al quinto brano,"Arrows in the hands of a warrior", dove alcuni timidi battiti di drum machine accompagnano morbide campanelline rimbalzanti su ampie distese sonore rassicuranti. L'incedere solenne di "How Deep The Father's Love", col ripetersi della stessa melodia in modo sempre più maestoso mi trascina dentro al finale di una grande celebrazione. Un bell'album, dolce e distensivo, dove suoni e melodie sanno accogliere con un tenero e caldo abbraccio.

Lowercase Noises site
Lowercase Noises BandCamp (Free Download o Donate)

The Things Your Eyes Have Seen
Peeling Crayons

Friday 12 November 2010

[12rec.062] Monokle & Galun - "In Frame"

Non trovando al momento nulla di eccezionale di cui scrivere vi parlo di un album che mi ha accompagnato per la calde giornate di Agosto. Si tratta di "In Frame", release 062 per la arcinota e meritevole 12rec, che oramai sembra aver trasferito la propria casa  su Bandcamp (mettendo in vendita le proprie release a 5€...ma si possono sempre trovare in free download su Internet Archive...[strana nuova politica netlabel]).
Monokle è il produttore Russo Vladislav Kudryavtsev mentre Galun è il cantante Sergey Galunenko. I due, unendo le proprie personalità artistiche e talento, compongono questo album che a mio parere rimane una delle più affascinanti e sensuali release dell'anno 2010.
"In Frame" si apre con un piccolo gioiello elettronico, "Happy sun", ritmica hip-hop slavata, suoni acidi e avariati che sanno trasmettere calore e serenità. Lo stesso calore che si può trovare nella seguente "Colding", strade di città assolate d'agosto, le onde del mare in lontananza, alla disperata ricerca di una bottiglia di latte. Vengono alla mente alcune cose dei Boards of Canada, soprattutto nella scelta delle ritmiche. "Two times" è sublime, anche se qui il falsetto di Galun rimanda un po' troppo ai cari lamenti del più noto  Thom (Yorke). Sono colpito di come un album di "elettronica-calda" come questo possa essere stato concepito nella fredda Russia. Monokle è un gran giocoliere dei suoni, i giusti dosaggi di echi e riverberi ed un gran gusto nella ricerca delle sonorità. "Air Krispella" è una morbida passeggiata nel vuoto, aria sotto i piedi, assenza di gravità. La singolare front-cover è dell'artista-collage americana Brandi Strickland. Per chi ama Boards of Canada e affini questo è un album assolutamente da inserire nella propria collezione di download. Elettronica avvolgente dell'anno 10.


12rec
12rec Archive
Monokle MySpace
Galun MySpace
Monokle & Galun Last FM

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Happy Sun
Colding
Air Krispella

Wednesday 10 November 2010

INVERNESS - "Somewhere I Can Hear My Heart Beating"

Devo ammettere che c'è un po' di confusione dietro a questo godibilissimo album degli Inverness, band di São Paulo, Brasile. Lo si trova su Internet Archive nelle pagina della netlabel Psicotropicodelia ma se si raggiunge il sito ufficiale della suddetta etichetta non c'è traccia di questa release. Misteri della Free Music. Come dicevo, un buon album, anche se sinceramente sarebbe forse bastato un EP, visto che non tutti i brani mantengono un'ispirazione e una creatività pari ad altri. La title-track è una canzone d'amore che lancia archi come fossero caramelle dai carri allegorici di Carnevale. Riverberi lontani delle voci...caratteristica presente in tutto l'album. Uno dei miei brani preferiti è il secondo, "Inside Diamonds", semplice arpeggio di chitarra, voce femminile, ritmica acquatica, zona decompressione centrale con ripresa di flauti (doppiati con delay?) eccelsa, per riprendere con l'arpeggio di chitarra trasformato ora in 3/4 e abbracciato da voce femminile e maschile. Veramente un buon brano. Come anche "Cloud Liquor". Qui la melodia vocale domina l'intero brano, accompagnata da una ritmica morbida dai sedicesimi ben marcati. Altra traccia notevole è "Watermelon fog"...qui il sudamerica si fa sentire di più che in altre zone, intermezzo da giungla e un ritmo incalzante (Brasilian drum'n'bass?) che mi fa battere il tempo con gamba e piedino. Tutto sommato questo "Somewhere I Can Hear My Beating Heart" è un buon dream pop album dove gli Inverness affermano di assumersi il compito  di costruire un luogo per sentire la vita in un modo diverso.
"Tomorrow looks brighter and brighter every day".

Psicotropicodelia
Inverness MySpace

DOWNLOAD ALBUM

Inside Diamonds
Cloud Liquor
Watermelon Fog

Sunday 7 November 2010

[NS019] pEACEFANg - "pEACEFANg EP"

Dopo la sbornia di M Coffier e di un album che ritengo molto ispirato e pieno di sentimento ho avuto un attimo di timore di non trovare più nulla che mi piacesse così tanto e ho così iniziato a girovagare per la rete. Sono approdato al sempre affidabile Clongclongmoo, vetrina del presente per ciò che accade nel mondo netlabel mondiale. Dopo essermi imbattuto nelle varie uscite ambient o techno sono approdato a questo pEACEFANg EP, di pEACEFANg (pagina MySpace abbandonata a sè, come tante altre...che tristezza!), solo project di A. Fisher, da Portland. Copertina essenziale, diciannovesima release per no-source, etichetta molto interessante del panorama netlabel odierno. L'EP si apre con "Country Tune", 10 accordi nell'arco di 1 minuto e 54 secondi, circa un accordo ogni 12 secondi...e tutt'intorno il quasi silenzio. "Ct310", il secondo brano, non mi entusiasma, ma quando arriva l'attacco di "Spring Breezes" tutto cambia, la chitarra è qui accanto a noi ed inizia il percorso lungo una pregevole composizione, dall'andamento classicheggiante, con una struttura dalle ariose aperture. Con "Of or Like Twilight (V.2)"  si atterra in tutt'altra atmosfera che sembra quasi di essere stati catapultati dentro ad un altro EP. Cosa che continua nell'aggancio a "Rinpoche",dall'apertura elettronica, brano elaborato dalla velocità variabile,piccola rappresentazione di metamorfosi, che da un inizio quasi intergalattico, piccoli dialoghi tra intelligenze incorporee si trasforma sino a diventare una passeggiata in campagna, sdraiati nel prato umido ad osservare i raggi di sole attraversare timidi spazi dimenticati da rami e foglie. Insieme a "Spring Breezes" il brano migliore dell'EP, che, come si legge nella sua presentazione, è corto,dolce ed è la perfetta coperta audio per i freddi giorni invernali.


no-source
pEACEFANg Last FM

DOWNLOAD EP

Spring Breezes
Rinpoche

Saturday 6 November 2010

[RRR191] M Coffier - "M Coffier"


Sarebbe stato molto interessante partecipare alle session di registrazione (avvenute nel retrobottega della casa del nonno) di questo amabile omonimo album di M Coiffer, di cui non riesco a trovare un granchè di informazioni tranne le poche righe dedicate a lui dalla label Rack & Ruin record.
M Coiffer descrive questo EP come un orchestra che prova in una stanza angusta o un suonatore di kazoo che si esibisce in un teatro enorme. Sembra che l'ispirazione venga improvvisamente e debba essere subito registrata tralasciando così dettagli e perfezionismi. E forse il fascino di questo Ep sta proprio qua,molto casalingo,molto "retrobottega" ma sicuramente intriso di una creatività accentuata e un livello compositivo notevole. I cambiamenti nella struttura dei brani avvengono naturalmente,con scioltezza,senza forzature e con un gusto invidiabile. I suoni sono quelli della "stanza accanto",(notevole il pattern ritmico di "De Muur"). L'EP raggiunge il suo massimo nella dolce e intensa "Soft Magic"(si possono sentire anche il ronzio del microfono e dell'amplificatore nelle parti dalle dinamiche più basse). Un brano incantevole e ispirato. Rassegnazione e speranza si confidano passeggiando la domenica mattina all'alba lungo un viale alberato e silenzioso, dove gli unici suoni sono quelli delle foglie calpestate. Anche "Popo's March" si fa apprezzare per i cambi e il susseguirsi fluido degli interventi strumentali. Progressive solitario dell'anno 10. Ottimo.

Rack & Ruin record
M Coiffer MySpace

DOWNLOAD ALBUM

Soft Magic
Popo's March

Thursday 4 November 2010

[ca405] Joe Frawley - "Speak of this to no one"

Joe Frawley,artista del Connecticut,ci regala tramite Clinical Archives,questo album molto profondo e intimo. Il pianoforte come protagonista principale,il più delle volte riverberato e accompagnato da piccoli rumori e voci a comparsa. L'inverno fuori dalla finestra mentre mamma con un panno asciuga i vetri impregnati di umidità. Quanti bei disegni colanti..."Speak of this to no one" contiene tanti piccoli gioiellini,a volte semplici e poetici ("The Kiss","Avenue of the secret fur") e a volte più vicini a un campo esplorativo (i continui stop & go del piano di "In Paradisium" che giocano con voci liriche trattate,respiri loopati con parole e stropiccii vari,piccola opera di sound collage), senza comunque mai strafare e mantenendo un gusto e una musicalità notevoli. "Yes,please,yes" ci fa volare vicino ad universi "andersoniani",ipnotico ed ossessivo. Il suono del piano,sapientemente effettato tra echi,riverberi e cambi fulminei di equalizzazione è l'impronta fondamentale dell'intero album. Joe sa creare atmosfere che galleggiano a mezzaria,una sequenza di tracce antigravitazionali senza tempo. Tra i campionamenti troviamo dialoghi presi in prestito da programmi di BBC Radio e letture narrate tratte da Librivox.org. La copertina è di Natasha Newton,"Ava in the snow".

Clinical Archives
Joe Frawley site

DOWNLOAD ALBUM

The kiss
In Paradisium (Black Lipstick)

Tuesday 2 November 2010

[AT012] Martin Lowack - "Slowdrive"

Un altro album di ottima qualità rilasciato da Acustronica. Si tratta di "Slowdrive" di Martin Lowack. Copertina ad effetto,macchina d'epoca rossa su sfondo B/N ed un'introduzione "thriller jazz" che lascia ben sperare. Mi colpiscono subito i suoni...nitidi,pimpanti,vaporosi. Il primo aggancio mentale mi riporta a Pat Metheny e gang (Lyle Mays,etc...),ma non mi lascio distrarre da queste frivolezze. I giochi ritmici,molto curati,dalla scelta dei campioni alla programmazione e all'effettistica sono uno dei particolari che apprezzo di più dell'intero album. Afferma Lowack che l'unico strumento di riferimento registrato è la sua chitarra elettrica. Bene,ottimo lavoro dietro tasti e leve allora...oltre ad un maturo senso della composizione,delle dinamiche e dei cambi d'ambientazione. I bassi sono quasi sempre dei bass-moog elettronici "cicciotti" che conferiscono all'intero lavoro quel profumo di jazz-fusion moderna che si respira un po' ovunque. La chitarra di Lowack,nei suoi vari interventi,è sempre ben presente con suono cristallino. Il 6/4 sinuoso di "Cool days" (fantastica manipolazione elettronica),gli innumerevoli lievi cambiamenti di "Slowdrive",il basso "mammutonico" di "Indian Summer" e le sue tablas accerchiate da ritmica elettronica ad alta variabilità sono tra le cose che apprezzo di più dell'intero lavoro. 15 brani (forse troppi?) per un album comunque di assoluta godibilità.

Acustronica
Martin Lowack MySpace

DOWNLOAD ALBUM

Martin Lowack - Cool Days