Pagine

Sunday, 19 July 2015

Various Artists - "La bèl pop" (La bèl 030)

"This year La bèl will turn 5 years old and we wanted to celebrate its birthday by publishing a La bèl compilation with all the artists that collaborated with us during these years. The idea is to ask each one of their for a "pop" track, leaving complete freedom to their personal interpretation of this word. We think this would be a nice idea, since hardly any of their works within the 'pop' scene. "La bèl pop" (fifth anniversary compilation) is the final outcome of this experiment. This compilation is published to coincide with the first Netlabel Day." (text from release page)

La bèl pop inganna. Inizia con (forse) il brano più pop di questa compilation celebrativa per i  5 anni della label italiana, un mix 8 bit-pop firmato Mura/Coronas che potrebbe echeggiare tra le spiagge affollate di una massa finalmente liberata da standard musicali impressi da una tenera età. Ma non è così. E continua, coi finestrini aperti di un'auto che sfreccia sui soliti percorsi e che se ne frega di ciò che è stato e di ciò che sarà. Plusplus, una delle rappresentazioni del La bèl sound. Summerflug incantano nella loro morbida - freddezza germanica. Folktonica 2015. Madoka è un marchio. Potrei distinguerla tra centinaia di altri artisti. Una personalità fuori dal comune. N-qia spiazzano con un brano che profuma di jazz e che poi si accascia su un tappeto elettro-acustico su cui mi stenderei volentieri. Il Giappone è una fonte di artisti meravigliosi. Elisa Luu mi stravolge in questa successione di finte-vere chitarre che seguono un percorso emozionale a cui si aggiungono beat e dissonanze che colpiscono con leggere ed intime seduzioni. Blumm & Gille reinterpretano Baker con sensibile eleganza elettro-acustica. Seguono gli inglesi Red Trees che portano la compilation verso un punto più introspettivo a cui segue Neeva che con il suo breve brano tropical-acoustic-pop fa da spartiacque verso la zona meno pop di La bèl pop, ma non per questo meno interessante. Da questo punto arrivano i brani più sperimentali,  che forse con il pop hanno una parentela molto più lontana. André D. & Frank Wilke regalano 3 minuti di beat stropicciato in cui la tromba di Wilke si diverte sulle note del basso giocosamente ostinato di André D. Di Bos ripropone uno dei suoi sound collage più vicini alla parola pop. Adriano Orrù incanta con due bassi e basta. Poesia. E più si procede e più si perde il concetto della compilation...ma non è un dispiacere.  Perché ciò che arriva da Pasini e Pillia è gioia per l'ascolto. Sensibilità e condivisione di sentimenti musicali. Lo stesso vale per Soni Sfardati, anche se distribuito su una dimensione più prog-rock-jazz. 8 minuti possono sembrare tanti ma in questo caso è orgasmo controllato (musicalmente). Il feeling che anima la coppia Cassia- Quinci traspira ovunque. Anche Medo's Little Trap non scherza con 7 minuti che toccano ambienti classici - world - prog- elettronici con sensibilità ed eleganza. Menion conclude questo piacere uditivo con probabilmente il brano più toccante e profondo della compilation dove oramai la parola pop è un ricordo lontano. Ma ciò che rimane, dopo un'ora abbondante di musica, è un buon sapore...un bèl sapore.

Artist: Various
Title: La bèl pop
Label: La bèl
Style: electro-acoustic, pop, various
Date: July 14, 2015


Thursday, 9 July 2015

Netlabel Day 2015

On July 14, every single netlabel around the world is invited to join us in the first Netlabel Day ever, and you can be part of this. A netlabel works on the Internet to let you know about the best independent music, and for supporting independent musicians from all over the world... So it is time to celebrate it! We are gonna release free and independent music in high quality format, thanks to our 80 participating labels from all around the world. Also, we have more than 13 unsigned and independent artists that will be releasing new and original stuff too, so there's a lot of free music coming!

Sono trascorsi 20 anni dalla creazione del formato mp3 e dalla conseguente nascita delle prime netlabels, ma solo ora, anno 2015, quando alcuni oramai pensano che sia giunta al termine anche la loro era (in preda ad entusiasmi streaming del tutto ragionevoli), Manuel Silva (fondatore della cilena M.I.S.T. Records) si inventa il primo Netlabel Day, raggruppando 80 netlabels da tutto il mondo e 13 artisti indipendenti e ricevendo l'appoggio e la benedizione dai più grandi colossi della Creative Commons Culture (due tra tutti Internet Archive e Free Music Archive). Un'idea che molto probabilmente sarà venuta in mente a molti altri curatori di netlabels ma che solo lui coraggiosamente ha saputo attuare e che sta portando avanti con impegno fino (e spero oltre) la fatidica data del 14 Luglio 2015. Sono molto felice che Manuel sia arrivato a questo primo risultato sebbene 80 netlabels siano una briciola all'interno di questo universo in continua mutazione (solo in Italia se ne contano quasi un centinaio, descritte in questa mappa ideata da Ephedrina netlabel). Molte netlabels della prima ora sono scomparse, nuove ne sono nate, altre nascono e dopo due rilasci scompaiono. Tutto questo perchè molto probabilmente nel mondo delle netlabels non circola denaro (e se circola, pochissimo, quello che basta per pagarsi il dominio e qualche edizione limitata in formato CD). Tutto si appoggia sulla passione per la musica dei loro curatori, che occupano gratuitamente il loro tempo divulgando le opere di artisti semi-sconosciuti e il più delle volte meritevoli,  che difficilmente troverebbero uno sbocco nel caos che regna in internet. Non che le netlabels rendano questi artisti famosi, ma nel loro piccolo cercano di far parlare di loro attraverso i social o attraverso le varie reviews di siti specializzati o blog (a volte altrettanto semi-sconosciuti). Continuo a pensare che le netlabels siano filtri indispensabili al giorno d'oggi. Io stesso mi appoggio a loro per la ricerca di nuova musica da ascoltare e sono fermamente convinto che alcune di loro abbiano un livello qualitativo delle loro proposte molto alto e che nulla hanno da invidiare alle etichette tradizionali. E per chi pensa che free sia sinonimo di bassa qualità è meglio che dopo quasi vent'anni di produzioni netlabels si ricreda (basta sfogliare tra le pagine di cinque anni di NetMusic Life per trovare degli album eccezionali).  Le licenze Creative Commons sono la nuova cultura, fatta per la libera circolazione delle idee e delle opere (che intanto circolano ugualmente, ma illegalmente). Quindi lunga vita alle netlabels e buona fortuna al primo Netlabel Day!

Netlabel Day