subacqueo. azzurro. dilatazione dei sensi. scie nell'acqua dalle morbide geometrie. risvegli ovattati in una silenziosa luce mattutina d'agosto. calma. va tutto bene. anche se le agende sembrano prendersi gioco di me. come queste zanzare dai voli nervosi e sconnessi. la terra che parla, la terra che ascolta, la terra che si prende gioco di me. mentre la fame mi spintona con arroganza decidendo autoritariamente di colmare il vuoto del mio mal di vivere. il segreto desiderio di un dispiacere per assicurarsi un successivo sentirsi meglio. una voce. una carezza. non ci sei più ed ho smesso di parlarti nella tragica consapevolezza di non bastarmi. eri la mia amica invisibile, la luminosa animatrice delle mie azioni. la tua voce ora sbiadita come una foto dimenticata in solaio. Ma qui, nel mezzo di questa soleggiata estate, pronuncio il tuo nome e tu rispondi. chloe orin mi ha fatto capire che la mia piccola esistenza, se condivisa con te, si completa dei colori che mi mancano. la tua voce velatamente roca, la tua breve e intelligente risata sono di nuovo qui, protagoniste dei milioni di suoni che popolano le mie orecchie. grazie chloe. la musica serve anche a questo.
Artist: chloe orin (SC)
Title: 調律と調和 (tuning and harmony)
Label: Element perspective
Style: ambient, electronic, piano
Date: August 03, 2016
Pagine
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Monday, 29 August 2016
Wednesday, 10 August 2016
Massimo Ruberti - “Granchite Yumtruso PT. 1“ (Nostress Netlabel)
"Granchite Yumtruso PT. 1" it's an album in warm and elegant sounds, scratching the heart and soul of the listener. A work that runs through wilderness, unexplored and never trodden by human. Through listening we find ourselves in a desert devoid of its characteristic and constant wind, driving on non-existent paths, you suddenly find yourself in an oasis where the perspective changes and even the sand seems to take on the color of the sky and thirst suddenly becomes the ' last of the primary needs. (text from release page)
Dopo lunghi viaggi interstellari il prolifico Ruberti torna nel nostro confuso ed enigmatico pianeta. Orchestre d’archi, voci femminili che si rincorrono in un contesto epico-giunglo-forestale. Il tocco caratteristico dell’elettronica del musicista livornese c’è ma non si vede. Si lascia sedurre da registrazioni ambientali, pianoforti e melodie vocali che evocano ampie zone desertiche. La solitudine che permeava le opere cosmiche di Ruberti ritorna anche qua, tra le crepe di un terreno che non ricorda più il sapore della pioggia, nel solo di un sassofonista che suona mentre contempla il profilo di arse montagne all’orizzonte. Strade polverose ed insetti incazzati. Ma con "Metal Talking Artifact Box" si ritorna alla civiltà con un sincopato groove di batteria che puzza di strade maleodoranti di una metropoli abbandonata a se stessa. L'influenza dell'elettronica eighties è sempre presente e si fa sentire soprattutto nell'ultima traccia, "Spider Guardian Machine". Piccola perla dell'EP è indubbiamente "Pink Cave", profonda, seducente, cinematografica. Ammetto che questa svolta terrestre di Ruberti mi incuriosisce assai e quindi attendo il capitolo 2 di questo intrigante Granchite Yumtruso.
Artist: Massimo Ruberti (SC)
Title: Granchite Yumtruso PT. 1
Label: Nostress Netlabel
Style: Electronica, krautrock, psychedelic
Date: July 26, 2016
Dopo lunghi viaggi interstellari il prolifico Ruberti torna nel nostro confuso ed enigmatico pianeta. Orchestre d’archi, voci femminili che si rincorrono in un contesto epico-giunglo-forestale. Il tocco caratteristico dell’elettronica del musicista livornese c’è ma non si vede. Si lascia sedurre da registrazioni ambientali, pianoforti e melodie vocali che evocano ampie zone desertiche. La solitudine che permeava le opere cosmiche di Ruberti ritorna anche qua, tra le crepe di un terreno che non ricorda più il sapore della pioggia, nel solo di un sassofonista che suona mentre contempla il profilo di arse montagne all’orizzonte. Strade polverose ed insetti incazzati. Ma con "Metal Talking Artifact Box" si ritorna alla civiltà con un sincopato groove di batteria che puzza di strade maleodoranti di una metropoli abbandonata a se stessa. L'influenza dell'elettronica eighties è sempre presente e si fa sentire soprattutto nell'ultima traccia, "Spider Guardian Machine". Piccola perla dell'EP è indubbiamente "Pink Cave", profonda, seducente, cinematografica. Ammetto che questa svolta terrestre di Ruberti mi incuriosisce assai e quindi attendo il capitolo 2 di questo intrigante Granchite Yumtruso.
Massimo Ruberti |
Artist: Massimo Ruberti (SC)
Title: Granchite Yumtruso PT. 1
Label: Nostress Netlabel
Style: Electronica, krautrock, psychedelic
Date: July 26, 2016
Tuesday, 2 August 2016
Koji Maruyama - "comune" (mimi records 252)
"comune" offers a collection of four meditative piano pieces so extraordinarily beautiful that you won’t believe it. This is dreamy and wistful music that somehow seems to be staring off into the distance, only occasionally waking with a start to the quirky calling of a wrinkle from the real world.These pieces just seem to unfold, taking the listener at once to a deeper, yet buoyant place within them and each leaves you with the anticipation of the next. And I hope this has left you with the anticipation of hearing for yourself. (text from release page)
crepe nei piedi accompagnano il tuo lento dissolverti. il profumo dell'autunno si fa riconoscere dall'erba calpestata. sarà nuovo, come ogni minuto senza di te. come lo era prima, senza di te. eri la luce che illuminava le mie tenere ambizioni e l'acqua che innaffiava la mia rugosa creatività. il tuo ultimo abbraccio è ancora imprigionato nella mia maglietta. il milionesimo essere umano senza un tracciato, senza un disegno da colorare, forse altalenante e solo, ma sicuramente libero. cos'altro se non la dedizione? le tue dita muscolose ti porteranno in alto ma quaggiù cosa lasci? case vuote e anime che con te si sono riaccese in un umido inverno, ma ora l'estate è sopra la mia testa indifesa e ciò che mi tormenta è il freddo che sento. il passato è ritornato passato, il presente mi sfiora senza toccarmi e il futuro è aria densa di fitte goccioline. Koji Maruyama suona piccole poesie impregnate di malinconica positività. Tra il bianco e l'azzurro, accarezzando tutte le tonalità intermedie, cavalcando dinamiche e andamenti, con ferma determinazione e incantevole grazia.
Artist: Koji Maruyama (SC)
Title: comune
Label: mimi records
Style: ambient, acoustic, piano
Date: July 26, 2016
crepe nei piedi accompagnano il tuo lento dissolverti. il profumo dell'autunno si fa riconoscere dall'erba calpestata. sarà nuovo, come ogni minuto senza di te. come lo era prima, senza di te. eri la luce che illuminava le mie tenere ambizioni e l'acqua che innaffiava la mia rugosa creatività. il tuo ultimo abbraccio è ancora imprigionato nella mia maglietta. il milionesimo essere umano senza un tracciato, senza un disegno da colorare, forse altalenante e solo, ma sicuramente libero. cos'altro se non la dedizione? le tue dita muscolose ti porteranno in alto ma quaggiù cosa lasci? case vuote e anime che con te si sono riaccese in un umido inverno, ma ora l'estate è sopra la mia testa indifesa e ciò che mi tormenta è il freddo che sento. il passato è ritornato passato, il presente mi sfiora senza toccarmi e il futuro è aria densa di fitte goccioline. Koji Maruyama suona piccole poesie impregnate di malinconica positività. Tra il bianco e l'azzurro, accarezzando tutte le tonalità intermedie, cavalcando dinamiche e andamenti, con ferma determinazione e incantevole grazia.
Artist: Koji Maruyama (SC)
Title: comune
Label: mimi records
Style: ambient, acoustic, piano
Date: July 26, 2016