"9 songs, 8 remix of an album I had heard long ago, and names of artists that I already knew : Sun Glitters, Machewo, Godblesscomputers, Lies, Groovekingsley, Go Dugong, Canoooopy, Haring, there was also unreleased track of Earthquake Island: here is what it was called!" (Words from release page)
Un simpatico racconto fantascientifico accompagna questo album di remixes firmato Emiliano “Earthquake Island” Ruggiero, mio eroe dell'anno da poco concluso, autore dell'ottimo album "The case of Galastrophy", rilasciato nel Giugno 2013 da fresh yo! label. "9 Tales about Galastrophy" si mette in evidenza inizialmente per i nomi coinvolti nel progetto, da Sun Glitters a Lorenzo "Godblesscomputers" Nada, fino a Canoooopy e Go Dugong. Nomi che magari alla massa non porteranno ad alcun link esterno, ma che per me rappresentano una piccola scena, un piccolo ma energico movimento sonoro che contamina le acque degli oceani musicali presenti nel web. Anche se parlare di scene nell'era di internet può sembrare azzardato. Le scene le creavano (le creano ancora?) le testate giornalistiche sotto braccetto con le major. Nel mondo pseudo-democratico del web la musica circola per associazione di idee, per talenti che si incontrano e si scambiano files, donando gratuitamente le proprie risorse creative, infischiandosene (magari a malincuore) di un ritorno economico. Così facendo, l'attenzione viene rivolta esclusivamente sul processo creativo e "9 Tales about Galastrophy" è uno di questi risultati. A partire dall'inizio, da colui che vola leggero su questo magma vaporoso di glitters-wave (forse l'inventore?), un artista che, naturalmente seguendolo nei social, sta riscuotendo sempre più consensi da ogni parte del mondo: Sun Glitters. Il suo remix di "Fantastic" celebra ed elabora ancora una volta lo stile personale del musicista europeo. Sognante, ondulato, spezzettato con dolcezza, con un sottile velo di fanciullezza che gli dona armonia e un'espressione da giovane ragazzo appena svegliato. Ma questo è solo l'inizio, perchè quando viene ad accogliermi la traccia remixata da Lorenzo "Godblesscomputers" Nada, i miei sensori ritmici vanno in fibrillazione e mi scaraventano fuori dal balcone ad urlare al mondo: "Grande groove!" Un senso ritmico che unisce ricerca timbrica e movimento circolare ondulato. Ma non finisce qui! Canoooopy va oltre, in una electro-psichedelia che porta direttamente alle sensazioni aliene descritte da Emiliano nella presentazione della release. Questa è musica che attorciglia i club alla sperimentazione, un gusto ritmico smodato ad una preziosa fissazione per i suoni e l'originalità. Go Dugong ne sa qualcosa e naturalmente Earthquake Island, che con l'unica traccia inedita dell'album ho l'impressione che abbia aggiunto un tassello nuovo per lo sviluppo di questo suono, che sarebbe meglio non definire, per lasciarlo puro così com'è, libero agli sviluppi e alle interpretazioni della gente fortunata che lo incontrerà. Gente che cerca di capire il presente per inventarsi un futuro. E sono veramente felice che internet mi dia la possibilità di seguire quotidianamente l'avventura artistica di questi musicisti, come fossero amici con cui condividere gusti e opinioni.
Artist: Earthquake Island
Title: 9 Tales about Galastrophy
Label: fresh yo! label
Style: electronica, remixes
Date: February 17, 2014
Friday, 28 February 2014
Tuesday, 25 February 2014
Thiaz Itch - "V.G. Unplugged" (Proot records)
"This album is a cover collection of Nintendo video games soundtracks performed by Thiaz Itch with acoustic instruments and vocals." (Words from release page)
Ammetto di non essere un grande appassionato di videogame, a parte qualche furtiva divagazione che spazia dalle scariche elettriche riservate a Fruit Ninja sino alle oramai passate perdite di tempo cerebrali di Ruzzle. Però la musica che fuoriesce da "V.G. Unplugged" potrebbe essere la colonna sonora rivisitata di qualsiasi altra cosa senza perdere il fascino e la qualità che le appartengono. Una piccola e allegra orchestrina dai deliziosi arrangiamenti che irrora l'aria di vibrazioni positive. Una serie di strumenti musicali vibranti che procurano un velato piacere acustico, molto in sintonia con l'animo delle street band. Le ambientazioni che si incontrano durante l'ascolto di "V.G. Unplugged" sono molteplici, dai vivaci colori sudamericani al localino stiloso che propone musica jazz, dai giovani strumentisti su un terrazzo soleggiato che improvvisano applicando (volontariamente o involontariamente) gli insegnamenti appena appresi. Thiaz Itch propone una musica intima che non si vergogna a tenere le braccia aperte, timida e pungente contemporaneamente. Apprezzo molto la distribuzione degli strumenti in quel vivace arcobaleno che inizia dall'orecchio destro e finisce in quello sinistro, o viceversa. Un buon umore che rende piacevole ogni istante di questa breve esperienza.
Artist: Thiaz Itch
Title: V.G. Unplugged
Label: Proot records
Style: acoustic, soundtrack
Date: February 14, 2014
Teaser : V.G. Unplugged by Thiaz Itch from Thiaz Itch on Vimeo.
Ammetto di non essere un grande appassionato di videogame, a parte qualche furtiva divagazione che spazia dalle scariche elettriche riservate a Fruit Ninja sino alle oramai passate perdite di tempo cerebrali di Ruzzle. Però la musica che fuoriesce da "V.G. Unplugged" potrebbe essere la colonna sonora rivisitata di qualsiasi altra cosa senza perdere il fascino e la qualità che le appartengono. Una piccola e allegra orchestrina dai deliziosi arrangiamenti che irrora l'aria di vibrazioni positive. Una serie di strumenti musicali vibranti che procurano un velato piacere acustico, molto in sintonia con l'animo delle street band. Le ambientazioni che si incontrano durante l'ascolto di "V.G. Unplugged" sono molteplici, dai vivaci colori sudamericani al localino stiloso che propone musica jazz, dai giovani strumentisti su un terrazzo soleggiato che improvvisano applicando (volontariamente o involontariamente) gli insegnamenti appena appresi. Thiaz Itch propone una musica intima che non si vergogna a tenere le braccia aperte, timida e pungente contemporaneamente. Apprezzo molto la distribuzione degli strumenti in quel vivace arcobaleno che inizia dall'orecchio destro e finisce in quello sinistro, o viceversa. Un buon umore che rende piacevole ogni istante di questa breve esperienza.
Artist: Thiaz Itch
Title: V.G. Unplugged
Label: Proot records
Style: acoustic, soundtrack
Date: February 14, 2014
Teaser : V.G. Unplugged by Thiaz Itch from Thiaz Itch on Vimeo.
Etichette:
Acoustic,
Proot records,
soundtrack,
Thiaz Itch
Ubicazione:
France
Saturday, 22 February 2014
sometimes a monkey and a goshawk needs a vesper - "S/T" (Little League Records)
"Sometimes a monkey and a goshawk needs a vesper is an experimental music project making curious and lush sound-scapes of unorthodox tones, rhythms and melodies, combined with guitar music and acid-rock tinged jam seasons. The Berlin based trio show their experiments in sound on this debut. With a massively varied palette of influences from explosions of kooky sounds to complex math rock guitar melodies, this albumis to be remembered. With the songs flowing into each other into a seamless work, the album comes together into a beautiful collection of some of the most top-notch music in the experimental world to date." (Words from release page)
Nome singolare per il trio proveniente da Berlino e autore di questo album di cinque tracce che uniscono pregevolmente tiepide ed autunnali chitarre acustiche a sperimentazioni sonore che potrebbero avvicinarsi a percorsi sviluppati con elevata qualità da Carlo Barbagallo. Tensioni in salita come nella splendida "Children", in cui un duetto di chitarre inizialmente quieto e malinconico si trasforma in pulsazione nervosa, alimentato dallo scoppiettare di noise operativi nei sotterranei dell'inconscio. Rumori che proseguono nella successiva "friends..", ora trasformati in minuscoli droni a forma d'insetto che sorvolano campi di mais OGM. Un folk dalla corda tesa e con gli occhi bene aperti su ciò che gli sta accadendo intorno, con le gambe in continuo movimento alla ricerca della posizione perfetta che naturalmente non c'è. "Sometimes a monkey and a goshawk needs a vesper" è prodotto dall'irlandese Little League Records guidata da Callum Browne, etichetta molto attiva sul fronte di produzioni di cassette e CD accompagnate da release digitali il più delle volte gratuiti. Confesso di non amare tutto ciò che produce ma tra una release e l'altra a volte spuntano queste piacevoli sorprese.
Artist: sometimes a monkey and a goshawk needs a vesper
Title: S/T
Label: Little League Records
Style: guitar, acoustic
Date: February 13, 2014
Nome singolare per il trio proveniente da Berlino e autore di questo album di cinque tracce che uniscono pregevolmente tiepide ed autunnali chitarre acustiche a sperimentazioni sonore che potrebbero avvicinarsi a percorsi sviluppati con elevata qualità da Carlo Barbagallo. Tensioni in salita come nella splendida "Children", in cui un duetto di chitarre inizialmente quieto e malinconico si trasforma in pulsazione nervosa, alimentato dallo scoppiettare di noise operativi nei sotterranei dell'inconscio. Rumori che proseguono nella successiva "friends..", ora trasformati in minuscoli droni a forma d'insetto che sorvolano campi di mais OGM. Un folk dalla corda tesa e con gli occhi bene aperti su ciò che gli sta accadendo intorno, con le gambe in continuo movimento alla ricerca della posizione perfetta che naturalmente non c'è. "Sometimes a monkey and a goshawk needs a vesper" è prodotto dall'irlandese Little League Records guidata da Callum Browne, etichetta molto attiva sul fronte di produzioni di cassette e CD accompagnate da release digitali il più delle volte gratuiti. Confesso di non amare tutto ciò che produce ma tra una release e l'altra a volte spuntano queste piacevoli sorprese.
Artist: sometimes a monkey and a goshawk needs a vesper
Title: S/T
Label: Little League Records
Style: guitar, acoustic
Date: February 13, 2014
Ubicazione:
Germany
Sunday, 16 February 2014
Massimiliano Peri - "Nudo d'acqua" (Parafonica)
"The peculiarity of this work titled “Naked of Water” dwells mainly on two aspects: the first one concerning the music instrument used, the crystal bowls, which is little known in Europe, but that, for its particular material structure based on 98,996% silicon quartz, is able to issue sound waves which emit musical notes. These for their own pureness are used in extra – musical contexts, as for instance in the music therapy field, where the crystal bowls generate sounds that, according to this musical thought, purify the body, the mind, and the spirit, harmonizing the energetic paths and so starting up the cells. The explication of this result can be given at a molecular level since our cells, containing silicon, which balances our electromagnetic energies, have the same formula of natural crystal quartz." (Words from release page)
Ho avuto la fortuna di conoscere Massimiliano Peri in Trentino Alto Adige, durante un piacevole incontro tra esponenti di alcune netlabels italiane avvenuto poco più di una anno fa. Ho ancora il suo sguardo luminoso archiviato come immagine nella mia memoria alquanto satura. Lo sguardo di una persona che ha visto (o intravisto) qualcosa di meraviglioso e confortante di cui la quasi totalità della gente non è a conoscenza. In quell’occasione Massimiliano Peri mi ha incantato in un’esibizione estremamente intensa con Coro Anthea e Parafonisti del Baldo. Nel finale di quel concerto il suono delle campane di cristallo da lui sfiorate mi portò in una sorta di trance che poche volte ho provato. E così, finalmente, dopo mesi di attesa (ero a conoscenza di questa collaborazione tra Massimiliano e Parafonica) arriva la prima release intitolata "Nudo d’acqua". Questa è musica su cui galleggiare, sforzandosi di dimenticare la realtá, a volte inconcepibile e assurda che ci circonda. Bisogna respirare profondamente e seguire in pace i flussi di onde sonore che provengono dalle campane di cristallo. Poche note, quelle che bastano, per colorare con trasparenze tendenti all’azzurro, ciclicità ritmiche che hanno come metronomo il respiro, delicatamente innevato di sentimento. E' musica composta da vibrazioni e risonanze, da riverberi naturali e lievi rumori “fuori-scena”, di rallentamenti che ti accompagnano per mano fino ad un punto fermo circondato da un'accogliente oscurità. E' un suono che scivola e lascia la scia, come gocce ignare su vetri appannati. Oppure rimbalza inconsapevole a terra da un’improvvisa caduta libera. Semplici melodie che avvolgono in un tiepido abbraccio di aria calda e movimenti di onde che si sovrappongono con intensità irregolari. Musica curativa per lo spirito, contemplativa ed intenta a vivere in dimensioni diverse. Questo ennesimo dono sonoro ci viene offerto da Parafonica, netlabel trentina di ricerca guidata da Giampaolo Campus, sempre attenta e disponibile a diffondere le perle sonore composte dagli artisti del proprio territorio.
Artist: Massimiliano Peri
Title: Nudo d'acqua
Label: Parafonica
Style: contemplative, spiritual
Date: February 08, 2014
Ho avuto la fortuna di conoscere Massimiliano Peri in Trentino Alto Adige, durante un piacevole incontro tra esponenti di alcune netlabels italiane avvenuto poco più di una anno fa. Ho ancora il suo sguardo luminoso archiviato come immagine nella mia memoria alquanto satura. Lo sguardo di una persona che ha visto (o intravisto) qualcosa di meraviglioso e confortante di cui la quasi totalità della gente non è a conoscenza. In quell’occasione Massimiliano Peri mi ha incantato in un’esibizione estremamente intensa con Coro Anthea e Parafonisti del Baldo. Nel finale di quel concerto il suono delle campane di cristallo da lui sfiorate mi portò in una sorta di trance che poche volte ho provato. E così, finalmente, dopo mesi di attesa (ero a conoscenza di questa collaborazione tra Massimiliano e Parafonica) arriva la prima release intitolata "Nudo d’acqua". Questa è musica su cui galleggiare, sforzandosi di dimenticare la realtá, a volte inconcepibile e assurda che ci circonda. Bisogna respirare profondamente e seguire in pace i flussi di onde sonore che provengono dalle campane di cristallo. Poche note, quelle che bastano, per colorare con trasparenze tendenti all’azzurro, ciclicità ritmiche che hanno come metronomo il respiro, delicatamente innevato di sentimento. E' musica composta da vibrazioni e risonanze, da riverberi naturali e lievi rumori “fuori-scena”, di rallentamenti che ti accompagnano per mano fino ad un punto fermo circondato da un'accogliente oscurità. E' un suono che scivola e lascia la scia, come gocce ignare su vetri appannati. Oppure rimbalza inconsapevole a terra da un’improvvisa caduta libera. Semplici melodie che avvolgono in un tiepido abbraccio di aria calda e movimenti di onde che si sovrappongono con intensità irregolari. Musica curativa per lo spirito, contemplativa ed intenta a vivere in dimensioni diverse. Questo ennesimo dono sonoro ci viene offerto da Parafonica, netlabel trentina di ricerca guidata da Giampaolo Campus, sempre attenta e disponibile a diffondere le perle sonore composte dagli artisti del proprio territorio.
Artist: Massimiliano Peri
Title: Nudo d'acqua
Label: Parafonica
Style: contemplative, spiritual
Date: February 08, 2014
Etichette:
contemplative,
Massimiliano Peri,
Parafonica Netlabel,
spiritual
Ubicazione:
Italy
Tuesday, 11 February 2014
Basciano - "Le 7 perle di Belzebù" (Nostress Netlabel)
"The electroacoustic opera "Le 7 perle di Belzebù" by Fabrizio Basciano (Lamezia Terme, Italy) is divided into 7 movements preceded by a short overture for piano solo . The work is inspired from the book "I racconti di Belezebù a suo nipote" of the armenian philosopher and mystic George Ivanovitch Gurdjieff. About the work of Gurdjieff, Basciano selects 7 by more than 40 chapters and attempts to transpose a musical key philosophical and conceptual content of the same." (Words from release page)
"Le 7 perle di Belzebù" è un album che colpisce sin dai primi ascolti per le sonorità singolari e le strutture fantasiose e giocose. A cominciare dall'electro-pop orchestrale dalle tinte cupe di "Il risveglio del pensiero". Ma è "Relatività della nozione di tempo" a cullare il mio ascolto, trasportandomi tra boschi in trepida attesa della primavera. Un vasto inventario di strumenti che si scambiano battute con armonia e vivacità sfidando, vincenti, i contrasti tra elettronica e classica. Un opera moderna che non si vergogna ad osare e Fabrizio Basciano mi dà l'impressione di divertirsi assai nel modellare questa mole di note, dedicandosi con cura ai particolari e ai vari collegamenti tra le parti, a volte azzardati e sorprendenti. Gli otto minuti di "Causa della genesi della Luna" accarezzano sonorità progressive revisionate a me care. Basciano mi rimanda in alcuni momenti ad un artista che stimo tantissimo, Gomma Workshop, che qualche anno fa illuminò la mia percezione musicale con album e video folgoranti. "Le 7 perle di Belzebù" è musica cinematografica, che racconta storie tramite abbozzi di immagini. E' Grieg che manda il suo saluto portando con se una valigia piena di fantasia sfavillante. Release accompagnata da un elegante e accurato pdf che dimostra la serietà e la qualità delle produzioni della siciliana Nostress Netlabel.
Artist: Basciano
Title: Le 7 perle di Belzebù
Label: Nostress Netlabel
Style: electro-acoustic, orchestral
Date: February 06, 2014
"Le 7 perle di Belzebù" è un album che colpisce sin dai primi ascolti per le sonorità singolari e le strutture fantasiose e giocose. A cominciare dall'electro-pop orchestrale dalle tinte cupe di "Il risveglio del pensiero". Ma è "Relatività della nozione di tempo" a cullare il mio ascolto, trasportandomi tra boschi in trepida attesa della primavera. Un vasto inventario di strumenti che si scambiano battute con armonia e vivacità sfidando, vincenti, i contrasti tra elettronica e classica. Un opera moderna che non si vergogna ad osare e Fabrizio Basciano mi dà l'impressione di divertirsi assai nel modellare questa mole di note, dedicandosi con cura ai particolari e ai vari collegamenti tra le parti, a volte azzardati e sorprendenti. Gli otto minuti di "Causa della genesi della Luna" accarezzano sonorità progressive revisionate a me care. Basciano mi rimanda in alcuni momenti ad un artista che stimo tantissimo, Gomma Workshop, che qualche anno fa illuminò la mia percezione musicale con album e video folgoranti. "Le 7 perle di Belzebù" è musica cinematografica, che racconta storie tramite abbozzi di immagini. E' Grieg che manda il suo saluto portando con se una valigia piena di fantasia sfavillante. Release accompagnata da un elegante e accurato pdf che dimostra la serietà e la qualità delle produzioni della siciliana Nostress Netlabel.
Artist: Basciano
Title: Le 7 perle di Belzebù
Label: Nostress Netlabel
Style: electro-acoustic, orchestral
Date: February 06, 2014
Etichette:
Basciano,
Electro-Acoustic,
Nostress Netlabel,
orchestral
Ubicazione:
Italy
Thursday, 6 February 2014
Frank Wilke / Andrè D. – “Vertical Theory” (La bèl)
"Vertical Theory is the joint work of two musicians, possessed of free improvised music. The music came over the distance of about 1.26843e-10 ly in their head mostly first at nocturnal walks in such diverse regions of Europe as the French Maritime Alps on the one hand and the West German Ruhr area on the other." (Words from release page)
Quando si parla di improvvisazione non è necessario trovare un senso o un filo conduttore. Libera espressione dell'anima che attinge da un (illimitato?) database interno che mastica, assimila e digerisce musica, riproponendola sotto forme nuove, elaborate dagli umori e dalla creatività del musicista nel preciso istante in cui viene suonata. “Vertical Theory”, della coppia franco-tedesca Andrè D. (bass, synthesizer) e Frank Wilke (trumpet, trombone, drums programming), non è certamente un album di facile assimilazione, completamente imbevuto in un liquido impro-experimental-jazz. Atmosfere notturne, asfalti bagnati ingannevoli abitati da rarefatte e offuscate luci sdoppiate da una pioggia insistente. Drumming spezzati e nervosi che dialogano (ma a volte parlano anche da soli) con tasti bianchi e neri in cerca di una segnaletica stradale. Solitudine addolcita e resa meno soffocante dalla piacevole compagnia di numerose gocce di una notte piovosa. “Vertical Theory” è musica che parla, che confida interrogativi e insicurezze senza pretendere di avere una risposta. Strumenti che cercano di trovare un accordo, scontrandosi e abbracciandosi, a volte sovrapponendo le proprie voci. I moderatori dell'animata discussione sono naturalmente il basso di Andrè D. e la tromba di Frank Wilke, protagonisti indiscussi di questi venti minuti di onesta e creativa improvvisazione.
Artist: Frank Wilke / Andrè D.
Title: Vertical Theory
Label: La bèl
Style: improvisation, experimental
Date: January 31, 2014
Quando si parla di improvvisazione non è necessario trovare un senso o un filo conduttore. Libera espressione dell'anima che attinge da un (illimitato?) database interno che mastica, assimila e digerisce musica, riproponendola sotto forme nuove, elaborate dagli umori e dalla creatività del musicista nel preciso istante in cui viene suonata. “Vertical Theory”, della coppia franco-tedesca Andrè D. (bass, synthesizer) e Frank Wilke (trumpet, trombone, drums programming), non è certamente un album di facile assimilazione, completamente imbevuto in un liquido impro-experimental-jazz. Atmosfere notturne, asfalti bagnati ingannevoli abitati da rarefatte e offuscate luci sdoppiate da una pioggia insistente. Drumming spezzati e nervosi che dialogano (ma a volte parlano anche da soli) con tasti bianchi e neri in cerca di una segnaletica stradale. Solitudine addolcita e resa meno soffocante dalla piacevole compagnia di numerose gocce di una notte piovosa. “Vertical Theory” è musica che parla, che confida interrogativi e insicurezze senza pretendere di avere una risposta. Strumenti che cercano di trovare un accordo, scontrandosi e abbracciandosi, a volte sovrapponendo le proprie voci. I moderatori dell'animata discussione sono naturalmente il basso di Andrè D. e la tromba di Frank Wilke, protagonisti indiscussi di questi venti minuti di onesta e creativa improvvisazione.
Artist: Frank Wilke / Andrè D.
Title: Vertical Theory
Label: La bèl
Style: improvisation, experimental
Date: January 31, 2014
Etichette:
experimental,
Frank Wilke / Andrè D.,
improvisation,
La bèl
Ubicazione:
Italy
Monday, 3 February 2014
Cock & Swan - "Recess Tangle Vol. 2" (Hush Hush Records)
"Volume 2 of the Cock & Swan 'Recess Tangle' remix collection."
Non resisto. Cock & Swan mi rapiscono ad ogni loro nuova (e frequente) uscita. Ed anche in questo secondo volume di remixes intitolato Recess Tangle (che solo da poco ho capito che è l’anagramma di Secret Angels, album d’origine da cui sono state estrapolate queste dodici nuove versioni) la mia attenzione viene accerchiata e catturata dall'elettricità dei suoni manipolati dai vari producers che hanno collaborato a questa produzione. Elettronica che pulsa, con bassi che gonfiano bolle d’aria contaminate. Dance eighties riverniciata a nuovo, rivestita da una brillante carrozzeria aerodinamica. "Looking Out" riadattata da Graintable è ritmo contagioso per un party psichedelico improvvisato all’ultimo momento. Night Rising (Big Spider's Back) è il veloce susseguirsi dei fari di una galleria che sembra non finire nel mezzo di una notte abituata ad assopire i sensi visivi a favore di quelli uditivi. Quindi ho forse la possibilità o l’illusione di sentire le campane dell’universo suonare. In "Inner Portal" (Snowman Plan) c’è il basso sinuoso e sincopato di Johnny Goss che mi riscalda e mi anima. Onde sonore e flussi che hanno il potere di ipnotizzare l’ascolto, aiutati senza dubbio dalle timbriche vocali (tagliate, trattate e rimescolate) di Ola Hungerford, importante metà femminile di Cock & Swan. Tra gli abbondanti flussi di musica elettronica che giungono alle mie orecchie ogni giorno, Cock & Swan si distinguono per l'originalità e la contagiosità del loro sound, reso generosamente disponibile per nuove rielaborazioni che non fanno altro che arricchirlo e contaminarlo di nuovi spunti da cui ripartire per future esplorazioni.
Artist: Cock & Swan
Title: Recess Tangle Vol. 2
Label: Hush Hush Records
Style: electronic, remixes, dreamy
Date: January 28, 2014
Non resisto. Cock & Swan mi rapiscono ad ogni loro nuova (e frequente) uscita. Ed anche in questo secondo volume di remixes intitolato Recess Tangle (che solo da poco ho capito che è l’anagramma di Secret Angels, album d’origine da cui sono state estrapolate queste dodici nuove versioni) la mia attenzione viene accerchiata e catturata dall'elettricità dei suoni manipolati dai vari producers che hanno collaborato a questa produzione. Elettronica che pulsa, con bassi che gonfiano bolle d’aria contaminate. Dance eighties riverniciata a nuovo, rivestita da una brillante carrozzeria aerodinamica. "Looking Out" riadattata da Graintable è ritmo contagioso per un party psichedelico improvvisato all’ultimo momento. Night Rising (Big Spider's Back) è il veloce susseguirsi dei fari di una galleria che sembra non finire nel mezzo di una notte abituata ad assopire i sensi visivi a favore di quelli uditivi. Quindi ho forse la possibilità o l’illusione di sentire le campane dell’universo suonare. In "Inner Portal" (Snowman Plan) c’è il basso sinuoso e sincopato di Johnny Goss che mi riscalda e mi anima. Onde sonore e flussi che hanno il potere di ipnotizzare l’ascolto, aiutati senza dubbio dalle timbriche vocali (tagliate, trattate e rimescolate) di Ola Hungerford, importante metà femminile di Cock & Swan. Tra gli abbondanti flussi di musica elettronica che giungono alle mie orecchie ogni giorno, Cock & Swan si distinguono per l'originalità e la contagiosità del loro sound, reso generosamente disponibile per nuove rielaborazioni che non fanno altro che arricchirlo e contaminarlo di nuovi spunti da cui ripartire per future esplorazioni.
Artist: Cock & Swan
Title: Recess Tangle Vol. 2
Label: Hush Hush Records
Style: electronic, remixes, dreamy
Date: January 28, 2014
Etichette:
Cock & Swan,
dreamy,
electronic,
Hush Hush Records,
remixes
Ubicazione:
United States
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