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Sunday, 27 February 2011

[totokoko 016] irifune - "loomur"

La netlabel totokoko nasce in Giappone all'inizio del 2010 con il proposito di espandere la propria attenzione non solo sulla musica ma anche su pittura, fotografia ed arti visive in generale. In questa sedicesima release totokoko ci presenta irifune, artista attiva dal 2006 e proveniente da Sapporo, Giappone del nord, in collaborazione con l'etichetta già in "totokoko christmas compilation".
"loomur" è un album che contiene sei tracce delicate (più una segreta), tutte strumentali eccetto due (Anxiety in the way back, Hello work) che sono cantate, o meglio, sussurrate. Ci si può abbandonare in atmosfere fanciullesche cullati dal vibrafono di "Broken new toy", carillon colorato con nonna su sedia a dondolo cigolante seduta a fianco o nella marimba in 3/4 di "Depression", strano incrocio etnico tra Africa e Giappone. La malinconica e funerea "Song of (don't fear) the reapar" porta attraverso una lenta marcia verso il brano più intenso dell'album, "Cinematic Twin Leaf". Rarefatto, in eterna sospensione, pause lunghe quanto un respiro in fase di meditazione, orchestrato con eccellente minimalismo. Irifune lascia intendere ottime doti compositive e rara sensibilità. Aspetteremo con interesse i futuri lavori.

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Cinematic Twin Leaf
Broken new toy

Friday, 25 February 2011

FREE ADVICE n°3

[Lav38] Massimo Liverani -  "Rilassamento Binaurale"

La raffinata Laverna ritorna con un album firmato dal fiorentino  Massimo Liverani, ricercatore musicale e studioso di sperimentazione sonora dall'enorme curriculum. "Rilassamento Binaurale" è stato concepito per favorire il rilassamento e il riposo ed è inoltre adatto per sedute di musicoterapia o sonoterapia. Il principio attivo è basato sull'uso dei battimenti binaurali, mascherati da suoni naturali provenienti sia da ambienti boschivi che marini con la sovrapposizione di basi musicali composte da 6 musicisti diversi (Sjaak Overgaauw, Enrico Coniglio, Michael Peters, Per Boysen, Fabio Anile e lo stesso Liverani) e divise in 6 momenti di circa 10 minuti ciascuno. Titolo perfetto per un album di assoluto relax.

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"La Riva" - Massimo Liverani feat Per Boysen




[AT015] diecidicembre

Acustronica presenta "Diecidicembre", 51 minuti e 32 secondi di improvvisazioni e manipolazioni sonore per chitarra, di vibrazioni analogiche e dissipazioni digitali. Diecidicembre è anche il nome d'arte del chitarrista proveniente da Bari autore dell'omonimo album. 5 tracce espanse e dilatate, cupe ed intimiste... a volte ho l'impressione di trovarmi all'interno di una grotta buia, seduto in composta meditazione. Qualche goccia stalattitica cade irregolarmente dal soffitto provocando echi progressive e PinkFloydiani. Intimamente tenebroso.


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Diecidicembre - "Lost things"




[brhnet15] Transmission 13 - In Treatment

Un gradevole album di remix e collaborazioni rilasciato da Breathe. Gli artisti qui presenti sono Bruz (France), Phil Ogison (Canada), Antonio De Braga (Canada), Horiso (Poland), Turning Torso (Mexico) and Danny Doogan (England). Le tracce spaziano da un ambient vivace ad un'elettronica mai estrema, slow tempo e slow rock. Ogni brano è corredato di un video visibile nel canale YouTube Trasmission 13.





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"Curved Air" - Horiso Remix
"Broken Dream" - Turning Torso Remix
"La Luz" - Danny Doogan Remix

Wednesday, 23 February 2011

[42 Records/24] Mamavegas - "Icon Land"

La collana digitale "24" dell'etichetta "42 Records" ci presenta un'ennesima ottima band del panorama indie italiano, si tratta dei Mamavegas. Ideati dai fratelli Francesco e Daniele Petrosino, si trasformano nell'attuale band (con Andrea Memeo, Emanuele Mancini, Matteo Portelli, Marco Bonini) dopo essersi trasferiti a Roma ed aver compiuto diversi e decisivi cambi di line-up. A soli nove mesi dal precedente "This Is the Day! I See​.​.​." rilasciato sempre da 42 Records ecco arrivare questo splendido "Icon land", piccolo gioiellino post-folk-rock. L'apertura spetta alla sinuosa "Felt" che da subito mi riporta a certe sonorità care a Barbagallo, probabilmente anche nella somiglianza di alcune timbriche vocali. Mamavegas danno nuovamente prova di essere eccellenti musicisti con una creatività sopra alla media sviluppando in questo brano una struttura singolare e raffinati arrangiamenti che (soprattutto nel finale) riportano ad alcune sonorità "British"(Beatles,Verve,etc). "Safe machines" profuma di primavera, di passeggiate in bicicletta, con la bella voce in calda presenza, ed una parte strumentale centrale avvincente. I sei minuti scarsi di "Fortune" (Icon land), perno centrale dell'Ep, ci accompagnano lungo una struttura elaborata di singolare gusto, ogni nuovo cambio si accompagna a quello precedente con naturalezza, come se tutto fosse già stato scritto in un antico libro della musica perfetta. Un'altra caratteristica da non trascurare dei Mamavegas è sicuramente la sapiente armonizzazione di voci e cori, ben rappresentata nella semi-country "Yes we run".
L'ep si chiude con la crepuscolare e sussurrata "Loyal", lasciando nel mio corpo una piacevole sensazione che mi porterà ad ascoltare nuovamente tutti i brani parecchie volte. I Mamavegas a quanto pare dal vivo sanno infondere una grande energia, quindi se vi capita di trovarli nella vostre vicinanze non fateveli scappare.

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Monday, 21 February 2011

FEW QUIET PEOPLE - "Promo Sampler 2011"

Gustosa anteprima di alcuni brani di artisti che saranno prodotti nel 2011 dalla netlabel polacca FEW QUIET PEOPLE, fondata nel 2009 da Wojciech Krasowski e Maciej Nejman con l'intento di guidare certi suoni ambient-drone nella direzione del pop. L'apertura e la chiusura della raccolta sono affidate al  musicista polacco Krzysztof Zimmermann che con "Waiting for the answer" 1 e 2, delizia l'ascolto con due gemme elettroacustiche minimali. Tomasz Bednarczyk (Wroclaw,Polonia) presenta invece "The Sketch Pt. 2 ", delicata composizione che si adagia su di un elettronica galleggiante, severi archi centrali ed un pianoforte sfiorato con innocente timidezza. Notevoli i sample rumoristici di "An arc 5" del giapponese (trapiantato a Brighton) Yu Miyashita. Loop ingegnosamente disordinati e sbalzi di dinamiche improvvisi rendono questa composizione assolutamente originale e difficile da dimenticare. Il violinista e compositore polacco Stefan Wesolowski ci omaggia invece con la struggente e commovente "Shipyard", uno dei momenti sentimentalmente più toccanti dell'intera raccolta. Miti e seducenti sono anche le tracce glitch-ambient presentate da  Szymon Kaliski e dell'italiano con–cetta, quieti viaggi onirici da assaporare comodamente seduti all'interno di rassicuranti e temperate bolle d'aria. "Alone with everyone" di iN (uno dei fondatori dell'etichetta) si apre invece con spiazzante aggressività per poi dissolversi in atmosfere campestri illuminate da una abbagliante luna piena. "Lost" del  chitarrista-rumorista-sperimentale cinese Wong King sono un'esperienza diabolicamente intensa racchiusa in due rapidi minuti. Impressionanti i sette minuti abbondanti di "u l n" di Nejmano, una lunga suite elettro-rumoristica in cui non è difficile abbandonarsi alla sua crescente e imponente drammaticità. "Promo sampler 2011" non contiene momenti minori, tutte le tracce contenute sono di assoluto valore e il loro spaziare disinvolto da sfumature ambient-glitch-drone a momenti più estremi vicino al noise conferiscono alla raccolta varietà e ricchezza. Ora non resta che attendere i lavori completi di questi sensibili artisti.

04 Stefan Wesołowski - Shipyard by FewQuietPeople
03 Yu Miyashita - An Arc 5 by FewQuietPeople



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Tracklist: 



01. Krzysztof Zimmermann - Waiting for the Answer (part 1)
02. Tomasz Bednarczyk feat. Adrian Klumpes - The Sketch Pt. 2
03. Yu Miyashita - An Arc 5
04. Stefan Wesołowski - Shipyard
05. iN. - Alone with Everyone 
06. Wong King - Lost
07. Szymon Kaliski - As Miniature
08. con_cetta - Bacterio Captium
09. Nejmano - u I n
10. Krzysztof Zimmermann - Waiting for the Answer (part 2)




Friday, 18 February 2011

FREE ADVICE n°2

[AVE028]  ForeverLive - Piano improvization

Splendide improvvisazioni pianistiche eseguite da un giovane pianista proveniente dall'Ucraina, Cholovsky Petrovich Dmitry, in arte Forever live. Sette dolci situazioni suonate con acuta sensibilità in cui basta chiudere gli occhi e sedersi accanto a questo vent'enne talentuoso ed abbandonarsi alle note del suo pianoforte delicatamente riverberato.
Proposto dalla netlabel Moscovita Aventuel, specializzata in release di stampo meditativo e atmosferico.

Part 1



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[45rpm046/2011] Alexey Karpov - Lorca

L'album "Lorca", rilasciato dalla netlabel Russa 45RPM Records,  rappresenta un ciclo di 12 canzoni popolari andaluse raccolte e
arrangiate dal grande poeta spagnolo del Novecento, Federico Garcia Lorca. Molte di queste canzoni sono incluse nel repertorio di interpreti di flamenco moderno. Qui Alexey Karpov, chitarrista  e arrangiatore proveniente da Mosca ci presenta la sua versione estremamente godibile e tecnicamente straordinaria.

Las Morillas De Jaen

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[mam156] - Amy Hiller - Icey

Grande sensibilità pop per le quattro tracce contenute in "Icey" della giovane inglese Amy Hiller, rilasciato da Mine all Mine records. Suoni acustici ed elettronici miscelati con gusto e raffinatezza, melodie leggere e di facile memorizzazione ma mai banali accompagnate da notevoli arrangiamenti d'archi.

Catfight 


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Tuesday, 15 February 2011

[trip.10] THE SPHERICAL MINDS - "transpheres"

Facendo un giro panoramico tra le mie netlabels preferite ho trovato questo affascinante album che distrattamente avevo trascurato circa un mese fa, al tempo della sua uscita. Si tratta di "transpheres" di THE SPHERICAL MINDS, rilasciato dalla belga Tripostal. Il progetto nasce in Francia nel 2001 dall'unione di Paul Chantereau, Valentin Chantereau, Mathieu Maestracci e Clement Vullion con l'intento di esplorare nuove sonorità unendo strumenti acustici quali violoncello e pianoforte ad atmosfere tipicamente trip-hop-dub. Il risultato di questo esperimento sono due album rilasciati rispettivamente nel 2003 ("De ira", Thundering Records) e nel 2005 ("Fern", Carte Postal Records). Così dopo sei anni di assenza ecco tornare queste menti sferiche ed intelligenti con 5 nuovi brani che riescono ad unire con seducente disinvoltura strutture progressive, componenti dub e ambient, post rock e ritmi latin senza mai esagerare e mantenendo il controllo su ogni elemento, donando all'album un'omogeneità ed un suono estremamente originali. L'apertura iniziale con la lunga suite "Fautless Coming Time" (12'), brano che sorvola su diverse atmosfere con struggenti cambi di dinamiche ed intensità, prepara l'ascoltatore per un fluente ed emozionante viaggio. La sinuosa "CoDA Music" sfiora sfumature dub sull'uso di effetti nella ritmica iniziale, che poco dopo divergono in profumi sudamericani appoggiando l'intera prima parte su di un meraviglioso dialogo di pianoforte, per terminare con una seconda parte che marcia su un incedere di basso moog con solo "sotterraneo" di chitarra e distorsioni ritmiche. The Spherical Minds possiedono una capacità di unire le diverse influenze che mi tenta ad usare un aggettivo che non adopero quasi mai: geniali. La commovente "Raising in the city"riesce a passare con naturale spigliatezza da un intro pop song francese primi anni 80 (ricordate Lio?) ad una malinconica melodia di pianoforte dal vago sapore post-rock rallentando con estrema semplicità l'andamento del brano per poi terminarlo coraggiosamente con due minuti di suono in loop in lenta dissolvenza. "Kokkola transition" cattura immediatamente con la sua seducente e sinuosa ritmica in 3/4, la voce femminile (in reverse? tagliata?) assolutamente fantastica e le distorsioni azzardate sul rullante (in un primo momento pensavo che mi si fossero fuse le cuffie) terminando poi con quattro minuti di puro dub teso e avanguardistico. "Life (vest) under your seat" riprende il discorso prog iniziato in apertura dell'album...10 minuti che spaziano tra scuro trip hop, delicati arpeggi di chitarra, pianoforti intimiditi ed elettronica dosata. The Spherical Minds non hanno paura di osare e regalano al mondo un album denso, creativo e completo. Una scatola magica in cui si può trovare tutto quello che si vuole. Grazie.


CoDA Music
Kokkola Transition

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                                                              The Spherical Minds

Friday, 11 February 2011

[hpr045] Scarm - "Several Minutes Of The Man"

Curiosando tra i post del LiveJournal della giovane  band Di San Pietroburgo degli Scarm (nessun membro supera i vent'anni) scopro che ci sono voluti circa 20 mesi per la creazione di questo valido "Several Minutes Of The Man" rilasciato dalla canadese  HAPPY PUPPY RECORDS. Una buona capacità tecnica dei tre componenti della band (chitarra, basso e batteria) e una dose massiccia di energia  e forza espressiva giovanile rendono questo album decisamente efficace e ricco di idee. E sono proprio chitarra e batteria a imbastire la struttura dei brani (che molte volte sembrano delle improvvisazioni ben riuscite  e riprese successivamente per nuovi ritocchi) e a dialogare amichevolmente all'interno di essi. Posso sentire un grande feeling tra i componenti della band che definisce questo album come la narrazione  di  un giorno non comune di una persona qualunque. Infatti per celebrare l'inizio della giornata l'apertura è affidata a "Mezzogiorno tardivo", bella trama chitarristica su un andamento middle-rock con un notevole crescendo centrale estremamente grintoso. I suoni della batteria mi ricordano molto i Nirvana di "In Utero". Gli Scarm sanno camminare con disinvoltura sopra i generi creando svariati cambi di tempo e dinamiche all'interno delle tracce, basta ascoltare "Desierto Florecente", colonna sonora di un cortometraggio in bianco e nero ambientato tra cactus e lucertole. Ho l'impressione che la band russa passi molto tempo a violentare i propri strumenti divertendosi a improvvisare e a registrare per lunghe ore raggiungendo a volte stati mentali confusionali e allucinati (ascoltate i minuti finali di "Der Nachauseweg" e "La Fabrique du Silence" o gli 8 minuti di "Creperum", lungo e delirante viaggio a più dimensioni). C'è sicuramente qualche turba ancora irrisolta nella musica degli Scarm (che viene anche ben rappresentata  dall'angosciante art-work), probabilmente ancora in preda a fastidiose crisi post adolescenziali ma che rendono certamente questo "Several Minutes Of The Man" un grande impro-rock-album.

Mezzogiorno Tardivo
Desierto Floreciente

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                                                                        Scarm

Wednesday, 9 February 2011

[sec056] Azoora - "Instrumentals Vol 1"

Continua il legame che oramai si protrae da alcuni anni tra Azoora e 23 Seconds. Questa è la sesta release che la band offre al catalogo della netlabel di Gothenburg (Svezia). In questo "Instrumentals vol.1" gli Azoora si cimentano in un esperimento strumentale firmato dal poli-strumentista John Purcell (che tra l'altro è nello staff dell'etichetta come produttore) e dal batterista Ben Cochrane, abbandonando così per una volta la calda e sensuale voce del cantante Paul Loader. Il risultato sono sette tracce dal ritmo sostenuto, come la prima "Balls out", con un thrilling-piano ossessivo e un synth  ritmicamente impazzito che colorano l'intero pezzo.
"Cirque du Lune" è un malinconico brano suddiviso in due parti in cui  il piano, dal vago sapore di un  dimenticato film francese dei primi anni 70, rimane nuovamente il perno centrale, dando l'appoggio a svariati interventi chitarristici e a lamenti sonori contorti. "23 seconds to love" è forse il punto in cui sento di più la mancanza della voce di Paul; ad essere sincero in alcuni momenti mi canticchiavo mentalmente una linea melodica perfetta per la timbrica vocale del cantante qui assente. Flauti che disegnano melodie  in un luogo desolato in mezzo al deserto in cui Morricone e gli Smiths si guardano dritti negli occhi prima di un eventuale duello. Uno degli episodi migliori dell'album. La funambolica "Sleepdrone" rimane costantemente su un filo in tensione in attesa di un'esplosione o una caduta imminente che mai arriverà. "Floating in the sun" circola spensierata su una ritmica semi-disco anni 70 e solo in questa traccia giunge un lontano eco di voci umane, forse a creare un sottile collegamento per il prossimo album di Azoora in formazione completa che arriverà a noi nell'estate 2011.

23 seconds to love
Balls Out

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Sunday, 6 February 2011

FREE ADVICE n°1




[MPD013] i sky "v"

Pochissime notizie per questa release proposta da música pop desempregada, movimento musicale creato nel 2010 da alcuni artisti residenti nei pressi di Coimbra in Portogallo. Chitarre trattate, reverse, filtri, effetti, loop ipnotici, drum machine e cori trascendentali per un album dal suono molto personale. Scaricabile tramite link esterno su Mediafire.

I sky - vv


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Netlabelism Compilation 11/01

Nuova compilation creata da Netlabelism.com, magazine che si dedica alla net-audio music con Creative Commons License. Dieci tracce selezionate tra le migliori proposte del mese di gennaio 2011. Lo spazio tra i generi è ampio ma per chi non ha questo genere di problemi è perfetta.

Boy & the echo coirs - The Organs


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[ij08] 2 Degree Ramp - CXR Siphon / Non​-​Field

Leggeri arpeggi di chitarra, pattern di drum machine, lievi bells per questo progetto solistico di John McGruther di Glasgow rilasciato dall'interessante netlabel scozzese Itsu jitsu. Atmosfere crepuscolari, elettronica sapientemente dosata per un Ep che sa donare calma e tranquillità.

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Friday, 4 February 2011

[LBN007] Nick Rivera - "Happy song is a happy song"

Torna La bèl netlabel dopo due mesi di assenza dalla scena net-audio. Ci aveva lasciati con una release di stampo elettro-hip-hop-sofisticato, l'ottimo "E non sai quanto ci penso" di Neeva ed ora inaugura il nuovo anno con questo EP dalle tinte decisamente più acustiche intitolato "Happy song is a happy song", esordio solistico del poli-strumentista cagliaritano Nick Rivera (alias Michele Sarti). Nick, che vanta passate collaborazioni con Franklin Delano e Bron Y Aur, ha iniziato questo progetto a Londra, dove tra l'altro ha girato il simpatico video di "Horn Y Orgy" con la regia di Roddy Clarck e Simon Jarvis, proseguendolo sul finire del 2010 qui in Italia, dove ha intrapreso anche una discreta attività live. L'EP si apre con il delicato arpeggio di chitarra di "Renee Luise", piacevole passeggiata tra le campagne notturne in compagnia di piccoli ed intimiditi alieni in cerca di comunicazione, dove tra un passo e l'altro una miriade di strumenti acustici si prendono per mano in un crescendo lento e costante. Il brano che dà il titolo all'EP, con il suo giocoso sovrapporsi di ritmiche, delinea bene lo stile compositivo del musicista cagliaritano, a cui piace aggiungere progressivamente nuovi strati sonori all'interno delle sue tracce, infondendo un lieve senso di speranza e di comunione. In "Butter in my head", la voce sussurrata col sapore di primo risveglio è inizialmente accompagnata in un'atmosfera semi religiosa da un pizzicato e da un cello...chiudo gli occhi e sono all'interno di una minuscola camera dalla luce soffusa in compagnia di Nick e i suoi amici strumentisti, tra bicchieri di buon vino e qualche sigaretta che crea quella foschia necessaria alla giusta atmosfera. Il brano si evolve successivamente verso una lenta marcia tra trombe e synth anni 70.
A mio parere l'episodio più riuscito di questo EP (con il mastering effettuato da Bill Gautier a Londra), in cui Rivera dimostra di sapere accostare strumenti acustici consueti ed inconsueti a sonorità più elettroniche con gusto e naturalezza creando un sound decisamente originale.

Butter in my head
Renee Luise

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Tuesday, 1 February 2011

[MZ001] Mademoi Selle - "Bipolar Disorder"

"Questo è il punto in cui incomincia qualcosa", scrive il comunicato stampa per presentare la release n°1 della mini netlabel indonesiana Mizou. Il suono di questo EP di Mademoi Selle (one woman project di Etza Meisyara), "Bipolar Disorder", ha colpito la mia attenzione sin dal primo ascolto. Un mix di jazz acustico ed elettronico difficile da definire, con alcuni chilogrammi di groove da vendere. Tre elementi essenziali: il piano, in netta evidenza (che a volte è talmente meccanico e "dritto" sui sedicesimi che sembra quasi quantizzato); il basso (che  in alcuni episodi sembra imprestato dalla gloriosa Yamaha DX7 dei primi anni 80, mentre in altri è nettamente acustico) ed una batteria che sposta i suoi colpi dal battere al levare con estrema semplicità. Ed è forse proprio questo l'aspetto che mi affascina di più di questo "Bipolar Disorder", jazz-funk meccanizzato suonato con tensione positiva ed una forza espressiva esplosiva. Etza Meisyara, dopo passate esperienze in svariati gruppi in qualità di batterista, bassista, pianista e chitarrista ed una release nell'Aprile 2010 per Stoneage Records ("Collapse", lontana anni luce dall'energia jazzy di "Bipolar Disorder") si è chiusa in casa davanti al suo pc ed in compagnia di tutti i suoi strumenti  ha riordinato tutte le conoscenze ed emozioni acquisite nel tempo ("Sono un prodotto di tutte la mie esperienze" scrive Etza nel suo blog). Suonando ogni singola parte con energia e freschezza ed amalgamando una quantità elevata di generi e stili con gusto e naturalezza, è nata questa opera prima di assoluto rilievo ed originalità. Mademoi Selle suona come una band, ascoltate il groove di "Psyche's Key", saltella da un ritmo funky ad un ritmo swing con il solo schiocco delle dita. In "Himitsu"(unica cover dell'EP, scritta originariamente da Shiina Ringo) rievoca atmosfere da film poliziesco balzando dentro ad una jam session eseguita davanti allo specchio. Etza, oltre ad essere un'ottima poli-strumentista possiede vasta fantasia e immaginazione. Un giovane talento da seguire con attenzione...."questo è il punto in cui incomincia qualcosa". Esatto.

Psyche's Key
Himitsu

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- Etza Meisyara...alias Mademoi Selle -