Continua il legame che oramai si protrae da alcuni anni tra Azoora e 23 Seconds. Questa è la sesta release che la band offre al catalogo della netlabel di Gothenburg (Svezia). In questo "Instrumentals vol.1" gli Azoora si cimentano in un esperimento strumentale firmato dal poli-strumentista John Purcell (che tra l'altro è nello staff dell'etichetta come produttore) e dal batterista Ben Cochrane, abbandonando così per una volta la calda e sensuale voce del cantante Paul Loader. Il risultato sono sette tracce dal ritmo sostenuto, come la prima "Balls out", con un thrilling-piano ossessivo e un synth ritmicamente impazzito che colorano l'intero pezzo.
"Cirque du Lune" è un malinconico brano suddiviso in due parti in cui il piano, dal vago sapore di un dimenticato film francese dei primi anni 70, rimane nuovamente il perno centrale, dando l'appoggio a svariati interventi chitarristici e a lamenti sonori contorti. "23 seconds to love" è forse il punto in cui sento di più la mancanza della voce di Paul; ad essere sincero in alcuni momenti mi canticchiavo mentalmente una linea melodica perfetta per la timbrica vocale del cantante qui assente. Flauti che disegnano melodie in un luogo desolato in mezzo al deserto in cui Morricone e gli Smiths si guardano dritti negli occhi prima di un eventuale duello. Uno degli episodi migliori dell'album. La funambolica "Sleepdrone" rimane costantemente su un filo in tensione in attesa di un'esplosione o una caduta imminente che mai arriverà. "Floating in the sun" circola spensierata su una ritmica semi-disco anni 70 e solo in questa traccia giunge un lontano eco di voci umane, forse a creare un sottile collegamento per il prossimo album di Azoora in formazione completa che arriverà a noi nell'estate 2011.
23 seconds to love
Balls Out
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