Wednesday 28 November 2012

Various Artists - "Hope 3.0" (Element Perspective 111)

''hope3.0'' is the new free compilation of element perspective. Final edition of the series, which lasted three times. This album is made up of 18 artists, who fight on their own effort in the Japanese music scene. We hope that this great work will be sent to people all over the world.
Japan is still full of hope. (Element Perspective)


Element Perspective è riuscita a creare una trepidante attesa per questo nuovo capitolo della collana Hope. Chi segue la netlabel giapponese sui social network ha potuto assaporare nell’arco di due settimane succose anteprime riguardanti Hope 3.0. A partire dal seducente ed elegante art-cover fino ai vari wallpapers allegati alla release. 18 brani di artisti giapponesi che, seppur nelle loro evidenti diversità di genere e stile, riescono a creare un fluido omogeneo che impregna l'album in modo completo. Tutte le tracce meritano un attento ascolto e naturalmente ognuno di noi troverà poi  le proprie preferite. A me è successo con "Wayback" di AUCHRE, dove una base elettricamente quieta viene illuminata da nervose ritmiche elettroniche che gridano speranza. Le profondità sonore di DUB-Russel mi catapultano in crateri di vulcani dimenticati procurandomi un sottile attentato alla psiche. Le ritmiche schizofreniche di "Soleado" di Free Babyronia sono ologrammi di sciabolatori nel bel mezzo di giardini profumati. O la delicata intimità delle note del pianoforte di zmi e mitsuru shimizu, piacevole abbandono dei sensiElement perspective è una di quella poche netlabels che si contraddistinguono con la diffusione di un sound ben caratterizzato, superando con intelligenza il rischio di diventare musicalmente monotoni. Hope 3.0 è musica elettronica (ma non solo) giapponese di alta qualità.

Artist: Various
Title: Hope3.0
Label: ElementPerspective
Style: electronica,acoustic,ambient
Date: November 19, 2012


Sunday 25 November 2012

Tiny Hazard - "Tiny Hazard" (self released)

Se fossi un mega manager discografico punterei tutto su Tiny Hazard, questa eccezionale band proveniente da Brooklyn. La bravura tecnica dei cinque musicisti si fa sentire nelle elaborate e fantasiose composizioni presenti in questo mini-album d'esordio. Auto definirsi experimental-pop è a mio parere alquanto riduttivo...in questi venti minuti abbondanti di musica c'è racchiusa una piccola enciclopedia della musica moderna. Si respira aria di progressive levigato da abili artigiani. La vocalist Alena Spanger è un vero e proprio strumento che distribuisce note con amore e poesia. Ma tutto l'insieme è poesia sonora, dai leggeri tocchi di piano, alle chitarre distorte, agli accordi ricercati. Un'emotività perfetta che accarezza svariati luoghi della percezione. "You and I" è tra le più emozionanti vibrazioni d'aria arrivate alle mie orecchie in questi ultimi giorni. Ma c'è anche il cambio drastico di atmosfera all'interno di "Don't take me home" al minuto 1:37...da uno sghembo duetto tra voce e piano che si tramuta presto in un dark-reggae ci si ritrova  spiazzati in un power-rock con tanto di gran finale.  Meraviglie della composizione. I Tiny Hazard posseggono quantità elevate di imprevedibilità e cavalcano i generi con "leggera" semplicità arrivando a donare una genuina arte musicale. Sono sicuro che molti altri se ne accorgeranno.

Tiny Hazard




Artist: Tiny Hazard (FB)
Title: TinyHazard
Label: self released (Bandcamp)
Style: experimental,other-pop,progressive
Date: November 17, 2012






Friday 23 November 2012

The Townhouses - "Diaspora" (Yes Please)

The Townhouses è il progetto del musicista australiano (Melbourne) Leigh Hannah, musicalmente attivo dal 2009 e giunto ora al suo secondo album. "Diaspora" mi ha catturato immediatamente sin dalle prime note del brano d'apertura, "Our trees will grow", dove ritmiche elettroniche minimali si adagiano su sonorità eteree ed il falsetto riverberato della voce rimanda a fotogrammi di band islandesi che ben presto ripongo in tasca e dimentico. Una meticolosa cura delle ritmiche dalle velate influenze provenienti dal continente africano, vibrafoni ed echi misurati, ritagli vocali utilizzati spesso come arricchimento ritmico. "Diaspora" è un album che si pone in bilico tra un'omogeneità sonora e una varietà di stili amalgamati egregiamente tra di loro. Un'accogliente anticamera dalle tinte tenui dove trascorrere alcuni intensi minuti prima di trasferirsi alla fase sognante della nostra psiche. Una delicata e prolungata carezza per le nostre ore notturne, come a voler spazzare via preoccupazioni tramutatesi in polvere durante il giorno sui nostri corpi impegnati. "Diaspora" ha la capacità di ri-sintonizzarmi sugli aspetti positivi della vita, donando allo spirito una beatitudine rara da incontrare. Felix Weatherbourne, Guerre, Rainbow Chan e Giorgio Tuma sono gli ospiti che accompagnano il musicista australiano in questo piccolo capolavoro. "Diaspora" si è impossessato egoisticamente del tempo a mia disposizione per ascoltare musica, rientrando senza alcuna fatica nella mia personale lista degli album da ricordare dell'anno 2012.


The Townhouses (Leigh Hannah)




Artist: TheTownhouses (FB)
Title: Diaspora
Label: Yes Please
Style: electronica,pop,dreamy
Date: November 20, 2012





Wednesday 21 November 2012

The Fucked Up Beat - "Threnodies for Schizophrenic Seas" (HAZE netlabel 172)

"Songs recorded in NY during a hurricane (November 2012).
Experimental Schizo Noir Trip Hop. The Fucked Up Beat. A sound project by Eddie Palmer of New York, NY and Brett Zehner of San Diego, CA created in October 2011. Songs are recorded through e-mail using keyboards, experimental percussion and field recordings. Beats/Field Recordings by B.Zehner. Sounds/Instruments by E.Palmer. Music for Non Fascist Living. Capitalism Is An Abusive Relationship."

La scura tribalità del suono The Fucked Up Beat mi conquista ascolto dopo ascolto. Usciti poco meno di un mese fa per PICPACK con l'album "Apparatus for Controlling the Mechanism of Floating Vessels", tornano ora con HAZE Netlabel (Bielorussia) con questo nuovo "Threnodies for Schizophrenic Seas". Eddie Palmer e Brett Zehner hanno registrato queste tracce mentre New York era impegnata a difendersi dall'uragano Sandy. Il meticoloso lavoro di collage musicali continua anche in questo nuovo album, collezionando sample old-jazz e soundtracks di pellicole in bianco e nero. Il tutto ricontestualizzato in un ambiente ombroso e fumoso , in una rigida attesa di un evento naturale impossibile da dominare. Da una grande vetrata di un grattacielo di New York l'uragano assume le sembianze di un gigante affamato. Un concept album dai titoli iper-descrittivi che stupisce per l'omogeneità delle sue sonorità imbevute di un trip-tribal-hop impegnato e concettuale.


Artist: The Fucked Up Beat (FB)
Title: Threnodies for Schizophrenic Seas
Label: HAZE netlabel
Style: sound-collage, experimental
Date: November 13, 2012

The Fucked Up Beat - "Schizophrenic Trees/ A Storm"
The Fucked Up Beat - "A Sea Shanty For Staten Island Ships/ Holy the Solitudes of Skyscrapers and Pavements!"


Sunday 18 November 2012

Yutaka Hirasaka - "Librecord" (self released)

Un breve minimal-blues consegna il benvenuto di questo delizioso album. Pace orientale, dimensioni a noi poco conosciute. Giardini fioriti e profumati, l’ordine e l’arte della disposizione.Vibrazioni atmosferiche a forma di goccia. Dita che tracciano due linee parallele sui contorni degli occhi. Aromi di caffè profumano la stanza appena risvegliata. Una bambina danza ariosa sulle note di un pianoforte in lontananza, inconsapevole delle malvagitá nascoste della vita. Continui a rovistare tra i cespugli, perseguitato dal tuo fiato asmatico, alla ricerca della bellezza estetica e spirituale. Dolce inconsapevolezza dell’essere, incastonata tra melodie all’unisono e a pietre racchiuse in bicchieri di vetro dai colori tenui. "Librecord" di Yutaka Hirasaka è un regalo ai miei sensi, timidamente innaffiati da un umida beatitudine.



Artist: Yutaka Hirasaka (FB) (SC) (TW)
Title: Librecord
Label: self released (Bandcamp)
Style: acoustic, folk
Date: November 15, 2012

RELEASE PAGE









Saturday 17 November 2012

Alexandre Navarro - "Cycles EP" (Laverna 054)

"La ciclicità, il continuo flusso circolare del suono che si riproduce creando altro suono. Un percorso suggestivo che rende ipnotico l'ascolto e lo trasforma in visione. Alexandre Navarro dimostra di essere un maestro nell'uso di questa tecnica donando a Laverna un piccolo capolavoro di architettura sonora formato da cinque stanze, tra loro diverse, ma tutte abitate dall'arte dell'iterazione. Ambienti di lucida ed elegante ars electronica nei quali poter amplificare la propria percezione per avvicinarsi il più possibile al suono creato dal silenzio. Dentro questa release troverete la chiave d'accesso per altri mondi che pian piano sveleranno le loro coordinate al viaggiatore oramai perduto dentro le spire dell'incanto. Un suggestivo sortilegio firmato Alexandre Navarro." (Mirco Salvadori)

Si, onde, fotogrammi di marea in sequenza disordinata, schiuma che lentamente si tramuta in un'esultante festa bianco-trasparente. Una lunga e impalpabile caduta in un vuoto liquido. Fruscii che suonano unendosi come cellule a vibrazioni ritmiche che si concedono di disperdersi nel tempo. Disturbi elettrici che creano profonde e disordinate tessiture in ripetizione. Piccoli rumori che dialogano con se stessi ponendosi pretenziose domande esistenziali. Cicli. L'evoluzione che prosegue calpestando i medesimi errori sputandone a terra di nuovi. Abbracciati nello spazio a guardare l'universo che si agita impercettibilmente accanto a noi. "Cycles" è' l'incessante successione degli eventi, la ciclicità degli avvenimenti e quell'impercettibile movimento universale che amichevolmente ci accompagna.

Alexandre Navarro

Title: Cycles EP
Label: Laverna
Style: electronica, ambient
Date: November 15, 2012


Alexandre Navarro -"Cycles"
Alexandre Navarro - "Wait Then Wait"





Thursday 15 November 2012

Nye - "Jackrabbit Ep" (Yo! Netlabel)

"Nye is a California Born Artist who's stylings originate in ambient and r&b coupled with heavy stylings with synth music and intricate bass lines and heavy hitting riffs. Originating in The underground electronic scene of Los angeles with albums like "A.M Transmissions" and "Aquamarine"Nye during his formative years of producing music had undergone a personal and professional change within his music changing tones from high hitting bass to low synths and growling bass lines. Currently Nye is Experimenting with multiple genres and collaborating with Chicago Rapper and Producer Quays for a new album entitled "Squared" slate for release in early summer of 2013. Nye draws his inspiration From a variety of Artist including mf DOOM, Flying lotus and urban jazz classics."

Nuova release per l'italiana Yo! Netlabel guidata da Giovanni Amoroso, che dopo averci deliziato l'estate con il malinconico "Impossible Roncea EP", eccola tornare sulle scene net-audio con questo "Jackrabbit Ep" del californiano Nye. Quattro tracce semplici ed immediate, lente e trascinanti. L'apertura spetta ad "Antennas", dub notturno prosciugato dagli echi, fari abbaglianti in una notte piovosa, tra flauti ammaliatori e pianoforti da club fumoso. "June of 95" è un electro-blues che colpisce al petto con i suoi bassi profondi e che rimane prigioniero della memoria grazie alla sua innocente semplicità. "Ruins", che si appoggia su un basso synth ostinato ed una ritmica asciutta che fanno da base a ripetuti vocal-sounds, è a mio parere il brano meno "riuscito" dei quattro. "Lost signal" si avventura invece su ritmiche hip-hop, voci sussurrate e loop filtrati. "Jackrabbit" è un Ep con un sound che potrebbe trovarsi completamente a suo agio nel catalogo Dusted Wax Kingdom.

Nye




Artist: Nye (FB)
Title: JackrabbitEp
Label: Yo!Netlabel
Style: electro-acoustic, slow
Date: November 12, 2012



Nye - "Antennas"
Nye - "June of95"

Tuesday 13 November 2012

Plaistow - "Ce Qu’il Reste à Dire" (self released)


1. Les Oiseaux (5’32)
2. Ce Qu’il Reste à Dire (4’34)

music by Plaistow, texts by Arm


Johann Bourquenez, piano
Vincent Ruiz, doublebass
Cyril Bondi, drums
Arm, voice


Torno a parlare di Plaistow, superlativa band svizzera recensita su queste pagine ad inizio anno con l’ottimo Lacrimosa, quaranta minuti di post-jazz suonati egregiamente. Dopo innumerevoli date compiute durante questo anno in Russia e nell’est europeo, la band esce ora con due brani scaricabili gratuitamente dal loro nuovo sito, ben curato e pieno di informazioni riguardanti la loro attivitá. Mi sembra quasi inutile sprecare parole per questa musica. La cosa migliore è abbandonarsi alla bravura e alla sensibilitá di questi tre musicisti che sanno dialogare tra di loro in maniera impressionante. I due video correlati alla release dimostrano ampiamente il feeling che riescono ad ottenere nelle loro performance. Ce Qu’il Reste à Dire, il brano che intitola la release, ha come ospite Arm, che con la sua voce cavernosa accompagna con un testo profondo le note appena sfiorate dalla band svizzera in una composizione struggente e al tempo stesso delicata. I Plaistow hanno la preziosa capacità di irradiare arte in tutto ciò che fanno, dai video alla musica fino alle foto distribuite in rete.



Plaistow - Johann Bourquenez (Piano)



Artist: Plaistow
Title: Ce Qu’il Reste à Dire
Label: self released
Style: jazz/fusion
Date: November 06, 2012

DOWNLOAD






Les Oiseaux from Plaistow on Vimeo.

Sunday 11 November 2012

Cceruleann - "Cceruleann EP" (HUG Records 005)

Cceruleann sono un duo composto da fratello e sorella, Elliott & Marilyn Baker, divisi "solamente" dall’oceano atlantico, visto che risiedono rispettivamente a Denver e a Londra. Ed è a Denver che ha base HUG Records, l’etichetta che rilascia questo album omonimo di Cceruleann, costola del collettivo Holy Underground Music. 6 tracce di electro/dreamy/pop di gran classe, essenziale ed efficace. Bassi sequencer, drumming in 4 ben scanditi e finali di tracce sfumati, come si usavano tanto nei tempi passati. E' la voce di Marilyn, spesso estesa da grandi riverberi, l’elemento che maggiormente rende l’atmosfera di questo album così dreamy ed eterea. Le tastiere dominano ampiamente l’intero lavoro con una ricerca accurata dei suoni, tutti opportunamente scelti da una libreria r.e.m. personalizzata. Le melodie vocali trasportano ad altitudini ai confini dell'esosfera. A metá strada tra l’electro-pop eighties dei Propaganda e le atmosfere bucoliche alla Cocteau Twins. Uno dei migliori pop album ascoltati in questo autunno.

Cceruleann


Artist: Cceruleann (FB)
Title: Cceruleann EP
Label: HUG Records
Style: electro-pop/dreamy
Date: November 07, 2012







Saturday 10 November 2012

Gli Heavy Metal - "Gliheavymetal" (Paragrafo Records 023)

Nuova creazione per Alessandro Denti, già ideatore del progetto Due Samoani. Dopo il pregevole e visionario "Saturare Cubicolae" del 2011 e l'intimità malinconica di "Just guitars" dell'Aprile 2012, ecco tornare il chitarrista brianzolo con un duo nominato "Gli Heavy Metal", in collaborazione con il chitarrista Alessandro Di Nino (Mr.DiniZ). Un nome che trae in inganno perchè di heavy metal all'interno di queste due lunghe tracce ce n'è in quantità irrilevante. Sulla sua pagina Facebook Alessandro presenta questo album come "due tracce da venti minuti di noise praticamente inascoltabili per il 90% (stando larghi) della popolazione mondiale, ma giuro che qualcuno ne rimarrà stupito. O forse no? Chissà." Io faccio parte del restante 10%. Poco più di mezzora di viaggio psichedelico, chitarre in loop, pedalini, effetti, noise. Una sinergia eccezionale tra i due chitarristi che si abbandonano a violenze sonore vicine ad alterazioni mentali da psicofarmaci. Gli ultimi 2 minuti del Lato A sono magma sonoro, una caduta libera dentro alle viscere della terra. Visioni in successione...urla di animali preistorici in fase di attacco, ossessivi timer luminosi incollati alle vetrate di grattacieli indifferenziati che continuano a ricordarci i giorni di permanenza su questa terra. Passeggiate barcollanti tra le saldature di schede audio imbevute in acido lisergico liquido. Prove tecniche di contatti sonori con gli alieni. Consiglio: cuffie, volume audio medio-alto, occhi chiusi...30 minuti di completa estraniazione da questo mondo sono assicurati (e non dovete neanche scendere in strada a cercare il pusher). Peccato che Paragrafo Records non fornisce nemmeno un link audio per lo streaming e la condivisione...a nulla sono serviti i miei consigli.

Artist: Gli Heavy Metal
Title: Gliheavymetal
Label: ParagrafoRecords
Style: impro/guitar/psychedelic
Date: November 04, 2012

Saturday 3 November 2012

Nature - "Forget The Theory" (Acustronica 031)

"Forget The Theory features two arrangements and five original pieces written by Kevin Higgins for his group Nature - a quartet with voice, electric guitar, electric bass and drums. The material was honed in a dozen live performances, then recorded over two days in spring 2012. The result is an album of dark grooves, mixing techno, funk and dubstep with contemporary jazz. In the foreground, ethereal vocals and frenzied guitar carry on an improvised dialogue. "Forget The Theory" captures the energy of their alternating conflict and cooperation. Behind them there's tension of another kind, as club-inspired drum beats threaten to melt into jazz cross-rhythms. This album was built off basslines: some abstract and symmetrically structured, some just funky. Either way, every tune was designed to make you nod your head. Enjoy the bouncy pulse and powerful perfomances of a young band playing with passion." (Acustronica)

Poter usufruire di musica così buona con l’opzione free è veramente un gran regalo. La netlabel italiana Acustronica, guidata da Massimo Discepoli, continua la sua nitida strada proponendo con costanza lavori di assoluto valore. È il caso di questa release n°31 firmata Nature, band irlandese guidata dal bassista Kevin Higgins. Quattro eccellenti musicisti che dialogano tra di loro con affetto e disinvoltura, donando una sensazione di  puro divertimento. Oltre a possedere un'ottima tecnica destinata principalmente all’area umana ed un’apertura mentale che è una verde distesa irlandese, i quattro dublinesi sprofondano in sinergie sbalorditive colme di abilitá e intelligenza. Rock, hip-hop, reggae, progressive, jazz, disco...nei 90 la chiamavano fusion e i Nature devono averne masticata parecchia. Tempi dispari che sorridenti passeggiano indifferenti."Forget the theory" è divertimento, energia positiva, creativitá e bravura. Consigliato a chi negli anni novanta si abbandonava ai suoni di Steps Ahead, Weather Report e fratelli.

Artist: Nature (FB)
Title: ForgetThe Theory
Label: Acustronica
Style: funk/groove/jazz
Date: October 29, 2012