C'è molta freschezza in questa nuova uscita di Headphonica che dopo averci regalato l'incantevole "Summerflag" di Jan Grünfeld ritorna con la band Ucraina (Kharkov) dei Gosprom. Nome che viene preso in prestito dall'imponente edificio costruito negli anni "20 nella suddetta città. I membri dichiarati della band sono 3 (Mariana Diakova, Dima Sysoev, Kostya Otkydach) anche se guardando alcune foto e ascoltando la loro musica sembrano essere molti di più. Non nuovi all'ambiente netlabels i Gosprom sono giunti ora alla loro terza release, seconda per Headphonica. La loro musica risente di molte influenze...si attraversano atmosfere jazzy, funky, pennellate di trip-hop, il tutto proposto con brio e freschezza. L'uso in alcuni brani del clarinetto e di piatti graffiati, con l'aggiunta di un accattivante "taglio" delle voci rende il "Gosprom sound" decisamente affascinante ed originale. I brani sono cantati in lingua madre e quindi il risultato è ancora più singolare. Tra le mie tracce preferite spiccano la graffiante "Japan punk", eccellente esperimento di una base dal sapore punk farcita di scratch, clarinetti e dal ritornello molto B52's. La ritmica jazz-funk-dance di "Greenland" stimola movimento a piedi e gambe e l'incastro vocale tra la voce maschile/femminile dona al brano un atmosfera estremamente surreale. Notevole la capacità della band nell'amalgamare diversi stili e generi, un esempio su tutti il funk-hop-jazz di "San Francisco". Alcuni brani di "20" sono ripresi dalla precedente release uscita nel 2010. Simpatici e vigorosi.
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