Tuesday, 30 July 2013

r.y.f. – "some years ago but now" (pan y rosas 086)

"Six tracks of sincere acoustic guitar and voice. Sometimes with a piano or a wurlitzer or a fender rhodes or a baritone guitar. All music by Francesca Morello. Recorded at Igloo Audiofactory in 2011. Mastered by Riccardo Rico Gamondi at Fiscerprais Studio in 2012."

La voce di Francesca Morello mi rapisce sin dalle prime note di "Naked in the fog", prima traccia di "some years ago but now", album rilasciato sotto lo pseudonimo r.y.f. (Restless Your Flowers) nel novembre 2012 ma uscito ufficialmente in questi giorni grazie al supporto della netlabel americana pan y rosas. Sei tracce che colpiscono soprattutto per l'interpretazione vocale intensa e passionale di Francesca. L'incantevole "Green Snake" è entrata prepotentemente nella memory card del mio cervello e difficilmente si cancellerà. Un classico, di quelli da suonare ovunque ci sia una chitarra, un fuoco acceso e sensibilità da condividere. Anche se le ambientazioni sono acustiche (voce, chitarra e qualche sporadica "comparsata" di piano e wurlitzer), l'ispirazione sembra quasi provenire da un certo ambiente rock. Mi sono infatti divertito nell'ascolto a "rivestire" queste tracce con abiti hard-rock/progressive, aggiungendo batterie, bassi e chitarre distorte e devo ammettere che l'esperimento ha dato ottimi risultati ("Shared Secret" è forse il brano che più si addice a questa esperienza). "Airplane flap" profuma di primavera, di prati in fermento, di insetti in preda ad una improvvisa eccitazione. "Some years ago but now" è un esempio di come a volte bastino pochi buoni ingredienti per creare ottima musica.


Artist: r.y.f.
Title: some years ago but now
Label: pan y rosas
Style: acoustic, guitar
Date: July 24, 2013


Sunday, 28 July 2013

Honey Bones - "Honey Bones EP" (self released)

"Honey Bones consists of Ivan and David. Ivan lives in California and sends recorded tracks of guitar and bass to David who lives in Idaho and who produces the tracks and sings over them. They are releasing their first self-entitled EP July 20th 2013. There sound is a mix of hip-hop style beats and dreamy guitar riffs with hints of lo-fi. They are considered to be dreamy garage pop." (Words from Honey Bones Soundcloud page)

Un debutto frizzante per il duo composto da David Mikkelson (vocals, cowbell, producer) e Ivan Silva (guitar, bass, triangle) provenienti rispettivamente da Idaho e California. Un EP composto a distanza con l'invio di file, come i tempi moderni permettono di fare. Le prime due tracce di "Honey Bones EP" sono come spumante che fuoriesce gioioso dal collo di una bottiglia appena stappata. Un ottimo pass per essere trasmessi da tutte le radio del pianeta. Chissà. "Dragg" inizia con una batteria funk-sincopata per poi approdare in ambienti pop-dance in cui è impossibile rimanere fermi. Un ritornello assassino dall'irresistibile groove che difficilmente si dimenticherà. "Shutter" invece prende in prestito i violini cari alla disco-music fine anni settanta riadattati su una base sorretta da un'efficace ritmica di chitarra funk. Con "Brevity" si rallenta lievemente l'andatura ma senza perdere in qualità, assaporando atmosfere semi-latin, proseguendo questo bel viaggio con i finestrini aperti dalla California fino a Rio de Janeiro. "Breathefeelbloodbones" è un piccolo capolavoro di produzione travestito da semplice traccia pop...ciò che succede dal minuto 1:47 in poi è assolutamente straordinario. Un debutto pop che secondo me potrebbe collocarsi in cima alle charts di ogni nazione. Fresco, estivo, effervescente e impregnato di un'intelligenza musicale che è merce rara da trovare, soprattutto quando si parla di pop-music.


Artist: Honey Bones (FB)
Title: Honey Bones EP
Label: self released
Style: dreamy, garage, pop
Date: July 20, 2013


Friday, 26 July 2013

Jaysynth - "Until We Meet Again" (self released)

"Hailing from the northern suburbs of Johannesburg, South Africa, Jason Sutherland is a musician, multi-instrumentalist and producer with a burning desire to augment imagination and radiate creativity to immense lengths..." (Words from Jaysynth Soundcloud Page)

Jason Sutherland è musicista proveniente da Johannesburg che dopo svariate esperienze soliste ambient adolescenziali e diverse avventure all'interno di band post-rock decide nel 2011 di intraprendere il suo progetto solista chiamato Jaysynth. "Until We Meet Again" si può senza dubbio collocare nel reparto post-rock; brani lenti e in progressione, atmosfere malinconiche, chitarre costantemente in primo piano. Ma grazie all’aggiunta di alcuni elementi elettronici, tra cui interessanti basi ritmiche che "duettano" abilmente con una batteria reale, Jason produce un album che incuriosisce e che mi conduce a nuovi e ripetuti ascolti. Forse un po’ lungo, per chi, come me, non mastica post-rock tutti i giorni, ma sicuramente ben suonato e sviluppato con intensità dal suo autore. "Heart", e soprattutto "Feline", a mio parere possiedono una luce particolare che le fa splendere più delle altre. Un riuscito mix di post-rock, elettronica e lievi classicismi elaborato con attenta cura.

Artist: Jaysynth (SC)
Title: Until We Meet Again
Label: self released
Style: post-rock, electronic
Date: July 19, 2013


Wednesday, 24 July 2013

Zachary Gray - "Reinterpretations" (Camomille 026)

"Ever since Zachary sent us his record Montreal I/II released here on Camomille, we’ve been enchanted by his output. Here he’s back with a collection of remixes and rearrangements and he showcases exactly what we’ve loved him for : sweet, melodious and epic leads on rolling, thumping, crawling, compressed beatwork. As much as these tracks are compelling crowdpleasers, Zachary’s remixes almost feel like intimate doodles and notes from his mind; there’s a sort of proximity to these songs, like we’re tagging along with him on a lonely, evening walk." - (Words by Camomille) 

Dieci remix curati dal canadese Zackary Grey per Camomille che hanno il pregio di suonare freschi e moderni. Trovo con piacere i Phoenix di "1901" in una versione compressa e claustrofobica che non mi fa rimpiangere per nulla l'originale. Scopro "Over" di Drake su una sinuosa ed ipnotica base dreamy. Zackary Grey infonde una forte personalità in questi remix, riuscendo a dare a "Reinterpretations" il suono di un album composto da tracce originali. Ruotando i cursori dei filtri verso il massimo livello e prendendo a volte in prestito alcune sonorità glitters, Zackary confeziona un album piacevole e godibile, impregnato in un atmosfera densa e umida. E per chi, come me, non conosceva le versioni originali di alcuni brani, consiglio il simpatico ed istruttivo gioco della ricerca in rete e del confronto.

Zachary Gray



Artist: Zachary Gray (FB)
Title: Reinterpretations
Label: Camomille
Style: electronica, pop, remix
Date: July 16, 2013



Monday, 22 July 2013

Th.e n.d - "Annodam 94" (Enough Records)

"Hailing from Berlin, Th.e n.d enjoys and creates many types of music, provided that they have stories to tell. He loves piano, just as he loves drums and percussion, guitar and actually any instrument or implement thanks to which the human hand can produce musical sounds.The sound may also owe much to experiment, research and free-thinking. For his music is not to be left shut away in drawers and to be kept by for the sake of serving as examples. It wants to resound freely and authentically in the world and in this way send the listener on a journey whose destination he may determine by himself." (Words by Acustronica artist page)

Un art-cover provocante mi conduce all’ascolto di questo album del berlinese Norman Dauskardt, in arte Th.e end, non nuovo alla scena Creative Commons, con due album rilasciati rispettivamente da Acustronica e Mixgalaxy Records.  "Annodam 94" esce per Enough Records, netlabel portoghese in attività da più di dieci anni. Musica elettronica da strada, adatta per lunghi viaggi notturni. Basi ritmiche e suoni che strizzano l’occhio alla dance elettronica di qualche decade fa. Musica che si striscia con disinvoltura tra i fasci di luce che intercorrono tra i lampioni delle strade e le sagome umane rese irriconoscibili da un auto in movimento. Se devo fare una critica riguarda la lunghezza eccessiva di alcune tracce e dell’intero album. Un taglio netto di qualche minuto avrebbe a mio parere giovato al risultato finale, rendendolo sicuramente più fruibile e snello.


Th.e n.d (Norman Dauskardt)



Artist: Th.e n.d (SC)
Title: Annodam 94
Label: Enough Records
Style: electronica, IDM
Date: July 20, 2013




Saturday, 20 July 2013

Shoos Off - "Issues" (self released)

"Beginning in a bedroom in late 2011, looping drums, synths and vocals, Shoos Off quickly turned into a studio project." (Words from Shoos Off Bandcamp Page)

Un’infinità di link mentali prendono fosforescenza all’ascolto di "Issues" della band californiana Shoos Off. Un album estremamente piacevole, che fa tesoro di svariati stili e influenze unendole in un sound fresco e godibile. Mi si formano anomale associazioni mentali e strane visioni, come gli Steely Dan sdraiati a Venice Beach in compagnia di eccentrici nuovi amici rappers. O una deliziosa cena con alcuni superstiti delle pop-rock-band dei seventies...intravedo membri dei Toto, degli Yes, dei Supertramp. E sono proprio questi ultimi a proiettare la loro immagine davanti ai miei occhi più di una volta (Manayusta, Casanova, Corners), forse aiutati dalle timbriche vocali di Patrick Killeen e Dave Grantham o dalla costante e massiccia presenza del piano elettrico in quasi tutte le tracce. Rhythm and blues, soul, funk e qualche spruzzatina di hip-hop si amalgamano perfettamente creando un album omogeneo e spumeggiante, ideale per le calde giornate della stagione estiva.

Artist: Shoos Off (FB)
Title: Issues
Label: self released
Style: pop, soul
Date: July 11, 2013


Wednesday, 17 July 2013

hico - "cheerfuldays" (On Sunday Recordings 040)

"I like the folktronica playfulness of this track which has got something generous like some Penguin Cafe Orchestra but mostly the stereo subtlety of field recordings from kids playing in the background really adds a nice dimension." (Words by derives about "banjo-tb-fl")

Morbido, gentile, fanciullesco. La musica di hico possiede quell'ingenuità che rende i bambini meravigliosi. Onde sonore che "surfano" elegantemente su una corrente d'aria provocata da un paio di finestre aperte di una solitaria casa di campagna. Una chitarra acustica abbandonata sul pavimento si fa compagnia con colorati strumenti giocattolo dall'incredibile efficacia. I sei brevi brani di "cheerfuldays" si muovono ciclicamente all'interno di loop avvolgenti che hanno la caratteristica di riempirsi e svuotarsi con leggerezza. Una tenera orchestrina dotata di banjo, legnetti, bells, flauti e una tastiera che ogni tanto innaffia l'atmosfera con qualche suono elettronico misurato. Poco meno di 20 minuti di pace benefica e rigenerante.


Artist: hico
Title: cheerfuldays
Label: On Sunday Recordings
Style: acoustic, toys
Date: July 13, 2013


Monday, 15 July 2013

Bend - "Riverfriend" (self released)

"The album is a dynamic range of electronic and natural sounds, each track contrasting the previous. There’s a perfect song for everyone on here." (Fresh New Tracks)

Il duo di Los Angeles Bend, formato da Sean Eads e Garrett Nash, produce un pop elettronico asciutto, minimalista, con una bella voce cristallina in netta evidenza. Influenze eighties che appaiono chiare e senza vergogna e la capacità naturale di scrivere ottime canzoni pop intelligenti di facile memorizzazione (è da circa due giorni che mi canticchio inconsapevolmente il refrain di "Jacky Bryan"). 11 tracce senza sbavature, prosciugate da ogni elemento superfluo, che spesso fanno uso di suoni di tastiera e drum-machine presi in prestito da una delle decadi più fertili per la pop-music (gli anni 80, appunto). Cori e armonizzazioni vocali semplicemente perfetti (un esempio su tutti la semi a-cappella "Everyone"). Un album compatto, senza cadute di tono, in cui ogni brano spicca per la sua nitida personalità pur mantenendo un sound che si omogeneizza ottimamente all'insieme. Sebbene l'artwork sia piuttosto cupo, "Riverfriend" si presta bene all'ascolto in giornate estive calde e soleggiate, allontanando possibilmente le svariate preoccupazioni quotidiane.




Artist: Bend
Title: Riverfriend
Label: self released
Style: electronica, pop
Date: July 09, 2013


Saturday, 13 July 2013

Various Artists - "totokoko star festival compilation" (totokoko 036)

Colori pastello, tenui ripetizioni che provocano un piacevole dondolamento. Carillon e campanelline che spolverano di glitter morbidi cuscini in attesa di cervelli affaticati. Le pecore possono restare al pascolo...qui ci sono tutti gli ingredienti che assicurano una beata immersione in una notte animata da piacevoli ed innocui sogni. Questa compilation contiene quell'amorevole quiete che solo i musicisti giapponesi sanno creare. Musica che sa riappacificare animi in tormento e che automaticamente porta a respirare più profondamente. Con rapida superficialità si potrebbe dire japanese-folk, di cui Totokoko ne è sicuramente uno dei più credibili portavoce. Molti degli artisti presenti in questa compilation sono tra coloro che hanno contribuito a creare il particolare sound di questa ottima label giapponese.


Artist: Various
Title: totokoko star festival compilation
Label: totokoko
Style: folk, acoustic, dreamy
Date: July 06, 2013


Thursday, 11 July 2013

Ancient Lasers - "You In The Future" (Clinical Archives 519 / No Source 068 )

Ancient Lasers is mainly comprised of Daniel Finfer (Post Human Era). Sonically the music sits comfortably somewhere between Nine Inch Nails and the Postal Service. If you're at all familiar with Daniel's project 'Post Human Era' then you'll recognize updated versions of "Ancestors" "When Are We?" and "Decendants" from the 2007 release on Testtube. If you'd like to own a flac or wav version of this album, it is available to purchase as pay-what-you-want from the Ancient Lasers Bandcamp page. All Bandcamp proceeds will go to organizations that are striving to help humanity live longer, develop artificial intelligence, cure diseases, and ensure our survival as a species. This is a joint release between No-Source and Clinical Archives. (Words from No Source release page)

Ho ascoltato la prima volta questo album distrattamente, senza leggere le release note, e in effetti c'era qualche particolare che mi riconduceva ad un sound familiare, ascoltato non molto tempo fa. Ma certo! Glowbug! Circa un anno fa andava in loop sul mio Mp3 player "Suit of Swords", il frizzante album firmato da Daniel Anderson. E anche in questo caso non mancano dosi massicce di energia, ben distillate in un infuso di pop-rock-elettronico di alta qualità, come nell'iniziale "Ancestors", in cui un drumming frenetico (Aphex Twin tra le ispirazioni) rende l'atmosfera esplosiva, con la sensazione di trovarsi nel mezzo degli innumerevoli lucenti colori di roboanti fuochi artificiali. Oppure nella title-track "You In The Future", che ha il pregio di avere un refrain con la potenza di un razzo diretto nello spazio. 14 tracce che raccolgono i frutti indie-pop-rock di fine millennio unendoli in una prelibata macedonia dal sapore originale. Meno pop e immediati di Glowbug, ma altrettanto validi. Album in free-download o a donazioni consigliate per buone cause.


Daniel Finfer (Ancient Lasers)





Artist: Ancient Lasers
Title: You In The Future
Label: Clinical Archives / No Source
Style: electro-pop
Date: July 03, 2013




Tuesday, 9 July 2013

Ancient Mariner - "In Solitude" (self released)

"Gabriel Jorgensen isn’t the first musician to have scrapped a project previous to start something more ambitious from scratch. But at the same time, Ancient Mariner isn’t your average turning of a page. Last year something clicked, and out came the songs that make up 2013’s debut EP ‘In Solitude’. Sonically, it’s linked to the pagan-like wistfulness of mid-2000s Midlake, the seemingly effortless beauty of Radiohead’s ‘Nude’, even. The title suggests as much, but Gabriel’s first work is clearly, through-and-through, about isolation. Rather than it being a cold sense of loneliness, these songs creep up on you, offering quiet calm from any lurking demons." (Words from DIY)

A volte ascoltare album come questo si ha la sensazione di avvicinarsi alla semi-perfezione della natura. Ogni suono o effetto sembra esser posizionato o livellato nel giusto posto in cui madre natura avrebbe prestabilito. Se successivamente si vuole poi atterrare in un qualsiasi aeroporto internazionale allora possiamo ascoltare dalla filodiffusione quella piacevole via di mezzo che si trova tra i suoni di Radiohead e Coldplay nelle loro espressioni più acustico-malinconiche. Non c'è presenza di tracce abbandonate a se stesse o di schizzi che non hanno subito la trasformazione in opera completa. Qui tutto suona perfetto. Da non confondersi con la perfezione regalata da software e computer. Qui la perfezione viene dall'anima di Gabriel Jorgensen e Matt Wilcox.

Artist: Ancient Mariner (FB)
Title: In Solitude
Label: self released
Style: indie, dreamy, folk
Date: July 02, 2013


Saturday, 6 July 2013

Placeholder - "Under EP" (Hush Hush Records)

"Under EP is the second release and Hush Hush debut from Placeholder, the alias of 17 year-old, North Carolina-based producer Alex Cooper. The follow up to his 2012 debut release 'Brother' on UK label Space Hardware, 'Under' surprises and delights with caution and restraint. Muted, calm, and introspective, 'Under' reveals the most fundamental structures of Placeholder’s style. Often deep, never identifiable or comprehensible, and always beautiful, voices guide the listener through four original tracks. Without words, Placeholder communicates emotions both impotent and grand, brought together by a pensive mood that invites feeling to flow into thought." (Words from release page)

Con le mani protese in avanti, evitando spiacevoli ostacoli, nel mezzo di una spessa e densa oscuritá. Briciole minimaliste disposte a caso su pavimenti in graniglia. Due poster sbiaditi di Art of Noise ed Orb resistono alla crudeltà del tempo...passi che si succedono con ripetitiva lentezza verso stanze svuotate da traslochi recenti. I battiti del proprio cuore che rimangono l’unico elemento ritmico nella solitudine di una camera buia ed isolata. La colonna sonora perfetta per riprese effettuate all’interno di relitti di navi dormienti su immobili fondali marini.

Artist: Placeholder (TW)
Title: Under EP
Label: Hush Hush Records
Style: electronica, dreamy
Date: July 01, 2013


Wednesday, 3 July 2013

NetMusic Life - June 2013 Selection

These are some of the best tracks that I have heard in June 2013:


Sun Glitters - "Forward and reverse" (feat. Sara)
Menion - In fondo a un lago"
Earthquake Island - "Fantastic"
Wacky Southern Current - "Sam the Lion"
I'lls - "Mine's Here or My Ends Here or Nineteen"
Smany - "・A・"
Nick Rivera - "The Wasp And The Butcher..."
Tongue Bundle - "Schleepface"
Sins of the Loose Buttons - "The Doorman"




Tuesday, 2 July 2013

Wonderbitch - "Loves You" (self released)

I Wonderbitch provengono da Bloomington (Texas) ed è un'altra band che affida il destino della propria musica al maxi-contenitore Bandcamp senza contare sull'appoggio di una label. L'album "Loves you" contiene 7 tracce che rimandano subito agli anni settanta riesumando dinosauri rock come Supertramp, Yes, Steely Dan, Genesis. Ma la capacità di Wonderbitch è quella di generare un prog-rock moderno con sfumature pop tralasciando tutti gli elementi più pesanti presenti nel passato. In alcuni casi, come nella briosa "Trophy" si avventurano in zone latin-electro-funky-dance ottenendo risultati ammirevoli. Sorvolando a volte atmosfere shoegaze, i quattro musicisti americani dimostrano di avere un'ottima tecnica strumentale e tanta creatività da spalmare nelle loro variegate composizioni. E devo ammettere che in mezzo a migliaia di megabyte di musica elettronica (seppur di ottima qualità) scoprire musicisti che sanno suonare egregiamente i propri strumenti con il giusto feeling è sempre un enorme piacere.


Wonderbitch



Artist: Wonderbitch FB
Title: Loves You
Label: self released
Style: progressive, rock
Date: June 27, 2013