E' raro che pubblichi post riguardanti album che non sono in free download, ma un paio di volte all'anno mi permetto un'eccezione. "
I met you in the forest" è il nuovo album di
Madoka, uscita pochi mesi fa con lo splendido "
Colors of seasons", release congiunta tra le label nipponiche
Hand craft e
Mayoware. La sensibilità della musicista giapponese colpisce di nuovo i miei sensi con sette tracce che uniscono atmosfere cinematografiche, classicismi, ambient, e sperimentazioni elettroniche. Già dalla prima traccia, la breve e soave "
Life" si intravedono immagini cinematografiche, riprese volanti su montagne tibetane, tra monasteri sperduti in fitti e impenetrabili boschi. Atmosfere che ritornano in "
Into the deep", il momento più intenso di questo album, in cui le note di un pianoforte trasparente si appoggiano sulla fluidità di reverse liquidi. Archi e flauti accompagnano l'evolversi di questo brano, che è sentimento trascritto in musica. Faticose e disperate marce tra sentieri d'alta quota alla ricerca di un "io" spesso offuscato e distratto dalle luci ingannevoli di una frenetica e insulsa modernità. Tra sospiri riverberati, elettronica minimalista e andamenti classici orientali, Madoka si trasforma lentamente in musicista capace di donare ampie e chiare immagini alla musica da lei composta.
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