"An arch, a curve, a passage that allows
senses to run through that thin, invisible line beyond which the
impulses issued by the receptors communicate a dimension that brushes
against wholeness. There is a variety of ways to represent these
feelings: images and sounds are the elements chosen by Muhr to try to
define these experiences. A careful research gives us a series of
beats, never predictable, a resemblance of primitive and dissonant
beats that immediately moulds within a melody assembly that slowly
weaves-in and begins to radiate precious imaginative essence. Four
short episodes, filled with languid romantic numbness, climaxing in
the last track that literally explodes in a silent sensual rapture,
thanks also to its associated video-clip. Muhr, alias Vincent Fugère,
is the hidden Master of Ceremony. His proceeding resolves through the
snapshot of a shutter, the silent pathway of a video-clip and the
slow pervading liturgy of the sound. Lucas Arc is all this: is a
sinuous body to be slowly revealed with the help of that nowadays too
often neglected “Love”. (Words from Laverna Archive.org page)
L'inizio è dei più promettenti, con una "The sound of silence" di Simon & Garfunkel nascosta dietro vecchie e polverose porte disposte disordinatamente in appartamenti trascurati. Un ritmo che sembra preso in prestito dalla ben più popolare "The cup song". Ciclicità ingannevoli di cui Peter Gabriel era un maestro, vengono insinuate nella prima parte di "lucas arc", splendido brano d'apertura di questo nuovo album firmato dall'artista canadese Vincent Fugére, alias Muhr. Autore un anno fa del pregevole "Hantises", magmatico album rilasciato per la propria netlabel Camomille, purtroppo messa a riposo dopo molti anni di attività e ottime release. Ma Vincent Fugére è un'artista che a quanto pare non sa stare fermo, e quindi ecco pronto un nuovo progetto chiamato trembl, luogo virtuale in cui incontrare musica ed arte in generale, oltre alle profonde fotografie-ritratto di donne a cui oramai Vincent ci ha abituato. Trip-hop scuro e cinematografico avvolge invece la seconda parte di "lucas arc". Bassi viscerali contrastano con un piano che si ricopre di profumi autunnali, immersi in una lentezza da profondità abissali. Muhr e Laverna sono perfetti, come due amanti segreti che si svelano improvvisamente. Quattro tracce, quello che basta, se sono tutte belle. E il video della celestiale "Curvature", che probabilmente non tutti sapranno apprezzare, ma che io considero estremamente affascinate.
Artist: Muhr
Monday, 30 September 2013
Muhr - "lucas arc" (Laverna 057)
Etichette:
ambient,
Camomille,
electronica,
Laverna,
Muhr,
trembl,
Trip-Hop,
Vincent Fugére
Ubicazione:
Canada
Saturday, 28 September 2013
Claro de Luna - "La Voz Quebrada" (Contradicta 05)
"After more than two years of writing,
recording, mixing, and some delays, ‘La Voz Quebrada‘, the new
album by Claro de Luna, is finally released on September 23 of
2013. Going from post rock with progressive rock influences, ‘La
Voz Quebrada’ is an instrumental album, containing 7 tracks. Its
concept is about the gaps in communication, and the problems that
could create." (Words from release page)
Per chi ama il progressive ed ha seguito con devozione le band dinosauro degli anni passati (Pink Floyd, per citarne una) non deve far altro che scaricare "La Voz Quebrada" del musicista costaricano Jose Acuña, alias Claro de Luna. In effetti il collegamento con la band di Gilmour e Waters è spesso presente. Ascoltando "Refracción" non può non venire in mente "The Great Gig in the Sky", uno dei capolavori dei Pink Floyd. Malinconie autunnali appese ad una foglia in lenta caduta su strade grigie e deserte. Orizzonti offuscati da precoci nebbie novembrine. Visioni ed emozioni che si raccolgono durante gli 8 minuti coinvolgenti di "La Otra Verdad", una delle composizioni più intense dell'album. Ma è piacevole anche sprofondare nelle cavernose e desertiche acusticità di "Desfase" o nella conclusiva e ariosa "La Voz Quebrada", nove minuti immersi in classicismi progressive farciti da assoli di chitarra, sax e voci d'angelo che sembrano sfiorare il paradiso. Un buon lavoro che celebra un modo di fare musica che non vuole tramontare, ma che si auto-alimenta anche grazie ad album come questo. Disponibile anche in CD con un elegante packaging handmade.
Per chi ama il progressive ed ha seguito con devozione le band dinosauro degli anni passati (Pink Floyd, per citarne una) non deve far altro che scaricare "La Voz Quebrada" del musicista costaricano Jose Acuña, alias Claro de Luna. In effetti il collegamento con la band di Gilmour e Waters è spesso presente. Ascoltando "Refracción" non può non venire in mente "The Great Gig in the Sky", uno dei capolavori dei Pink Floyd. Malinconie autunnali appese ad una foglia in lenta caduta su strade grigie e deserte. Orizzonti offuscati da precoci nebbie novembrine. Visioni ed emozioni che si raccolgono durante gli 8 minuti coinvolgenti di "La Otra Verdad", una delle composizioni più intense dell'album. Ma è piacevole anche sprofondare nelle cavernose e desertiche acusticità di "Desfase" o nella conclusiva e ariosa "La Voz Quebrada", nove minuti immersi in classicismi progressive farciti da assoli di chitarra, sax e voci d'angelo che sembrano sfiorare il paradiso. Un buon lavoro che celebra un modo di fare musica che non vuole tramontare, ma che si auto-alimenta anche grazie ad album come questo. Disponibile anche in CD con un elegante packaging handmade.
Artist: Claro de Luna (FB)
Title: La Voz Quebrada
Label: Contradicta
Style: progressive, rock
Date: September 23, 2013
Title: La Voz Quebrada
Label: Contradicta
Style: progressive, rock
Date: September 23, 2013
Etichette:
Claro de Luna,
Contradicta,
Progressive,
Rock
Ubicazione:
Costa Rica
Wednesday, 25 September 2013
The Fucked Up Beat - "The Situationists" (Phonocake)
"Welcome to the Encyclopedia of timeless
moods of countervision, hiding in an abyss of mindless n happy
consumerism. This is music by and for criticizing poets,
slendering peacefully and angry through the streets of
hypercapitalist cities, today and through history, playing their
beats and trumpets with attitude, recognizing the moods and notes,
that inspire their next tracks.They call this music Experimental
Schizo Noir Trip Hop and this is what we get. Phonocake is glad
to finally bring a full length album by «The Fucked Up Beat», a duo
consisting of Brett Zehner (Beats/Words) and Eddie Palmer
(Sounds/Instruments), who create their tunes remotely in an
collaborative way, bridging time and space. The album was
originally intended to be published on the netlabel «No Echo», but
due to the passing by of it's active head the label is history." (Words from release page)
Forse sarebbe ora di osare un po' di più e provare a spostare il tiro. The Fucked Up Beat, creatori di un noir-trip-hop dal sound oramai riconoscibile e digitalizzato in numerose release distribuite da importanti netlabels mondiali, tornano con la tedesca Phonocake con "The Situationists", nuovo tassello della prolifica produzione di Eddie Palmer e Brett Zehner. Il sound non si sposta dalle precedenti produzioni, mescolando samples di tempi remoti, tribalità ritmiche con cadenze hip-hop in ciclicità ipnotiche e lisergiche. Percorso singolare che si riversa in art-cover che si rincorrono con collage di foto datate e ricercate. Ambienti poco luminosi immersi in nebbioline artificiali. Serpenti in libera uscita da giornate trascorse con incantatori annoiati. Nulla di nuovo dalla Fucked Black Forest, anche se è sempre piacevole farsi trasportare nelle ambientazioni cinematografiche del duo americano. A quando un film indipendente con il soudtrack firmato The Fucked Up Beat?
Artist: The Fucked Up Beat (FB)
Forse sarebbe ora di osare un po' di più e provare a spostare il tiro. The Fucked Up Beat, creatori di un noir-trip-hop dal sound oramai riconoscibile e digitalizzato in numerose release distribuite da importanti netlabels mondiali, tornano con la tedesca Phonocake con "The Situationists", nuovo tassello della prolifica produzione di Eddie Palmer e Brett Zehner. Il sound non si sposta dalle precedenti produzioni, mescolando samples di tempi remoti, tribalità ritmiche con cadenze hip-hop in ciclicità ipnotiche e lisergiche. Percorso singolare che si riversa in art-cover che si rincorrono con collage di foto datate e ricercate. Ambienti poco luminosi immersi in nebbioline artificiali. Serpenti in libera uscita da giornate trascorse con incantatori annoiati. Nulla di nuovo dalla Fucked Black Forest, anche se è sempre piacevole farsi trasportare nelle ambientazioni cinematografiche del duo americano. A quando un film indipendente con il soudtrack firmato The Fucked Up Beat?
Artist: The Fucked Up Beat (FB)
Title: The Situationists
Label: Phonocake
Style: noir-trip-hop, sound collage
Date: September 24, 2013
Label: Phonocake
Style: noir-trip-hop, sound collage
Date: September 24, 2013
Etichette:
noir-trip-hop,
Phonocake,
sound collage,
The Fucked Up Beat
Ubicazione:
United States
Monday, 23 September 2013
Wolf Choir - "Mountains and Other Nice Things" (self released)
"Wolf Choir are a young band from
Guildford made up of Aram Bahmaie, James Humphrys and Tom Hill. Walls
of Fuzz, swells of reverb and funk inflected grooves are what is
to be found on their debut EP 'Mountains and Others Nice Things'.
More exciting stuff to come so watch this space." (Words from Bandcamp page)
Inizierei questo album dalla fine, dalla fresca "These Remains", adorabile 7/4 cammuffato da ragazzo pop che cammina svogliato tra le vie di Guildford, con headphones al collo che espandono un sound a metà strada tra Police e Hall & Oates. Un suono in cui il basso di Aram Bahmaie spesso ti parla girovagando incuriosito in una stanza immersa di dettagli. Un suono che ha il profumo di vivace e effervescente gioventù, e che si fa tesoro di preziose valige colme di nastri di indie-rock chitarristico degli ultimi decenni. Cinque tracce di ottimo livello, in cui la precisione non è certamente la priorità, messa gentilmente in penombra preferendo piccoli lumi di emotività e genuinità. "Bichon Frisé" poteva essere una grande traccia, al paragone di hit estive disco-seventies, un bel funk trascinante che una migliore attenzione nell'equalizzazione l'avrebbe certamente valorizzato. Peccato. Magari l'intervento di qualche remixer darebbe risultati inaspettati e interessanti. Per essere un'opera prima non mi resta che gioire aspettando sicuri sviluppi generali.
Inizierei questo album dalla fine, dalla fresca "These Remains", adorabile 7/4 cammuffato da ragazzo pop che cammina svogliato tra le vie di Guildford, con headphones al collo che espandono un sound a metà strada tra Police e Hall & Oates. Un suono in cui il basso di Aram Bahmaie spesso ti parla girovagando incuriosito in una stanza immersa di dettagli. Un suono che ha il profumo di vivace e effervescente gioventù, e che si fa tesoro di preziose valige colme di nastri di indie-rock chitarristico degli ultimi decenni. Cinque tracce di ottimo livello, in cui la precisione non è certamente la priorità, messa gentilmente in penombra preferendo piccoli lumi di emotività e genuinità. "Bichon Frisé" poteva essere una grande traccia, al paragone di hit estive disco-seventies, un bel funk trascinante che una migliore attenzione nell'equalizzazione l'avrebbe certamente valorizzato. Peccato. Magari l'intervento di qualche remixer darebbe risultati inaspettati e interessanti. Per essere un'opera prima non mi resta che gioire aspettando sicuri sviluppi generali.
Artist: Wolf Choir (FB)
Title: Mountains and Other Nice Things
Label: self released
Style: indie, funk, pop
Date: September 19, 2013
Label: self released
Style: indie, funk, pop
Date: September 19, 2013
Etichette:
funk,
Indie,
pop,
self released,
Wolf Choir
Ubicazione:
United Kingdom
Saturday, 21 September 2013
Young Stadium Club - "Waiting for the light EP" (self released)
E dopo poco più di dieci minuti tutto finisce e rimango ancora con l'appetito da saziare. E' come aver gustato uno squisito antipasto ed essere accompagnati educatamente all'uscita dal cameriere. Young Stadium Club hanno conquistato egoisticamente i miei ascolti di questi ultimi giorni. Faccio fatica ad allontanarmi dall'energia e dalla decadenza eighties che fuoriesce dalla poderosa "Waiting for the light". Una struttura inusuale e una sorprendente cura delle dinamiche e dell'intensità. In poche parole una delle cose più belle che ho ascoltato negli ultimi mesi e che mi fa scatenare come un ragazzino all'interno della mia auto percorrendo monotoni tragitti. Non vale sicuramente meno "We all got the word to say", traccia che si appoggia su una solida base funk-pop dominata da chitarre sincopate che procurano sani istinti di movimento. Young Stadium Club sono un giovane duo (Dominic/Maciek) di Lodz (Polonia) e la loro provenienza credo che la si possa cogliere in alcune sonorità e atmosfere della propria musica. Alcune "glacialità" nord-europee si mescolano ad una sicura conoscenza di ciò che ha prodotto la new-wave alcuni decenni fa. Tre prelibate tracce di antipasto. Resto in curiosa attesa del primo.
Artist: Young Stadium Club (FB)
Title: Waiting for the light EP
Label: self released
Style: rock, funk
Date: September 18, 2013
Title: Waiting for the light EP
Label: self released
Style: rock, funk
Date: September 18, 2013
Etichette:
funk,
Indie,
new wave,
pop,
Rock,
self released,
Young Stadium Club
Ubicazione:
Poland
Thursday, 19 September 2013
Bunty - "Mos 6 - Passion" (self released)
"Multimos is Bunty's Multimedia album in 7 parts. Mos 6 Passion is the 6th Part. As you read this, Bunty is improvising, writing, recording, collecting, filming, actioning to create a limited edition package that you can hold in your hands, and a colour spitting live show. Collaborating with the one and only MetaLuna and Dave The Machine these Mos packages of new music, audio messages, films and special powers are available for you to download." (Words from release page)
Ho conosciuto l'arte di Bunty all'inizio di quest'anno e album dopo album ne sto rimanendo affascinato. Musicista fantasiosa ed eclettica di Brighton, Bunty accarezza diverse arti con l'originalità, l'inconsapevolezza e l'animo avventuroso di un bambino. "Mos 6 - Passion" è la sesta parte di un progetto iniziato circa un anno fa e che si sviluppa in sette capitoli. Musica patrimonio del mondo, musica che si imbeve nelle innumerevoli culture presenti sulla terra. L'africa in copertina, grande madre maltrattata, con i suoi ritmi sinuosi e tentacolari. Giungle fosforescenti con energia elettrica. Party creativi tra foglie giganti. Bunty is soul. Anima calda e iper-creativa che si spalma su composizioni dettagliate e ricche di particolari. Elettronica adoperata come se fosse un qualsiasi altro strumento acustico. C'è un senso di innocente bellezza in quello che fa Bunty, accompagnato per mano da medie dosi di mistero, sorpresa e giocosità.
Ho conosciuto l'arte di Bunty all'inizio di quest'anno e album dopo album ne sto rimanendo affascinato. Musicista fantasiosa ed eclettica di Brighton, Bunty accarezza diverse arti con l'originalità, l'inconsapevolezza e l'animo avventuroso di un bambino. "Mos 6 - Passion" è la sesta parte di un progetto iniziato circa un anno fa e che si sviluppa in sette capitoli. Musica patrimonio del mondo, musica che si imbeve nelle innumerevoli culture presenti sulla terra. L'africa in copertina, grande madre maltrattata, con i suoi ritmi sinuosi e tentacolari. Giungle fosforescenti con energia elettrica. Party creativi tra foglie giganti. Bunty is soul. Anima calda e iper-creativa che si spalma su composizioni dettagliate e ricche di particolari. Elettronica adoperata come se fosse un qualsiasi altro strumento acustico. C'è un senso di innocente bellezza in quello che fa Bunty, accompagnato per mano da medie dosi di mistero, sorpresa e giocosità.
Artist: Bunty
Title: Mos 6 - Passion
Label: self released
Style: pop, experimental
Date: September 16, 2013
Title: Mos 6 - Passion
Label: self released
Style: pop, experimental
Date: September 16, 2013
Etichette:
afro,
Bunty,
experimental,
pop,
self released,
world
Ubicazione:
United Kingdom
Monday, 16 September 2013
loqto - "1st demo" (self released)
"1st demo" dei loqto è un'avventura. Un viaggio musicale denso di sorprese che si interscecano rapidamente in un susseguirsi di cambi ritmici, di elaborazioni strutturali fantasiose, stacchi mozzafiato, temi che si rincorrono nel mezzo di evoluzioni acrobatiche. Il tutto imbevuto in una vitalità esplosiva. Tre musicisti giapponesi seduti a sorseggiare tè con alle spalle poster di Zappa e Holdsworth e con l'abile capacità di spremere anni di sperimentazioni prog-jazz-post-rock in un cocktail impetuoso e trascinante. Un'esigenza creativa irrefrenabile mista ad un coinvolgimento passionale che accumuna tutti e tre i musicisti trasforma "1st demo" in una bomba energetica. Note scritte su un pentagramma? Credo di si. Farei fatica a credere che i loqto ricordino a memoria ogni parte vista la variegata struttura delle loro composizioni. Ascoltare questo album mi provoca inconsapevoli sorrisi ed elevate dosi di stima nei confronti di questi eccellenti e fortunatamente "caldi" musicisti che riescono a dimostrare la loro superba tecnica con divertimento e sana sincerità senza essere ancora inciampati nell'autocompiacimento.
Artist: loqto
Title: 1st demo
Label: self released
Style: rock, progressive
Date: September 08, 2013
Title: 1st demo
Label: self released
Style: rock, progressive
Date: September 08, 2013
Etichette:
loqto,
Progressive,
Rock,
self released
Ubicazione:
Japan
Saturday, 14 September 2013
Cock & Swan - "Secret Angles" (Hush Hush Records 011)
"Secret Angles' marks the third album
and Hush Hush debut from Cock & Swan, the collaborative project
of Seattle musicians Johnny Goss and Ola Hungerford. Now a decade
into their partnership, their latest record is their strongest
statement yet, confidently showcasing their intoxicating and
darkly-lit take on experimental vocal-laced dream-pop. Propelled by
analog synthesizers, unplanned samples, muted drums, and faded
colors, Cock & Swan's absorbing aesthetic is intimate, timeless
music, best suited for hazy dusk moments and romantic midnight
excursions." (Words from release page)
Il 3/4 ipnotico di "Following", brano d'apertura del terzo album firmato Cock & Swan è da un paio di giorni un prigioniero involontario tra le pareti del mio cranio. Trip-hop e dream-pop riassunti in un sound unico che ha la qualità (o la pecca, dipende dai punti di vista) di rimanere omogeneo dalla prima all'ultima traccia di questo "Secret Angles". Tra le cose che apprezzo di più posso elencare le linee di basso, essenziali, calde e gommose e le ritmiche di batteria scarne ed asciutte (credo che sia tutta opera di Johnny Goss). Elementi che rendono assai riconoscibile questo lavoro, uniti naturalmente al cantato sussurrato di Ola Hungerford. Ipnotici campionamenti vocali in loop (Animal Totem), devastazioni ritmiche e clarinetti (Night Valley) fino a sopraggiungere a tempi dispari ciclicamente perfetti (Looking Out). Ammetto che ho dovuto ascoltare più volte queste dodici tracce per arrivare alla convinzione di trovarmi di fronte ad un lavoro eccellente. C'è l'intenso profumo della sperimentazione che mi risale le narici, dalle originali soluzioni ritmiche fino alla ricerca e alla sistemazione dei campionamenti e al sound generale dell'album. Forse è la glacialità e la linearità delle melodie vocali a darmi qualche perplessità, anche se devo ammettere che è una delle caratteristiche che rendono unico e riconoscibile "Secret Angles" tra migliaia di altre uscite digitali. Consigliato per viaggi notturni, notti insonni e a completamento di serate "stupefacenti".
Artist: Cock & Swan
Il 3/4 ipnotico di "Following", brano d'apertura del terzo album firmato Cock & Swan è da un paio di giorni un prigioniero involontario tra le pareti del mio cranio. Trip-hop e dream-pop riassunti in un sound unico che ha la qualità (o la pecca, dipende dai punti di vista) di rimanere omogeneo dalla prima all'ultima traccia di questo "Secret Angles". Tra le cose che apprezzo di più posso elencare le linee di basso, essenziali, calde e gommose e le ritmiche di batteria scarne ed asciutte (credo che sia tutta opera di Johnny Goss). Elementi che rendono assai riconoscibile questo lavoro, uniti naturalmente al cantato sussurrato di Ola Hungerford. Ipnotici campionamenti vocali in loop (Animal Totem), devastazioni ritmiche e clarinetti (Night Valley) fino a sopraggiungere a tempi dispari ciclicamente perfetti (Looking Out). Ammetto che ho dovuto ascoltare più volte queste dodici tracce per arrivare alla convinzione di trovarmi di fronte ad un lavoro eccellente. C'è l'intenso profumo della sperimentazione che mi risale le narici, dalle originali soluzioni ritmiche fino alla ricerca e alla sistemazione dei campionamenti e al sound generale dell'album. Forse è la glacialità e la linearità delle melodie vocali a darmi qualche perplessità, anche se devo ammettere che è una delle caratteristiche che rendono unico e riconoscibile "Secret Angles" tra migliaia di altre uscite digitali. Consigliato per viaggi notturni, notti insonni e a completamento di serate "stupefacenti".
Artist: Cock & Swan
Etichette:
Cock & Swan,
dream-pop,
Hush Hush Records,
Trip-Hop
Ubicazione:
United States
Thursday, 12 September 2013
bo en - "pale machine" (Maltine Records 123)
Sapori orientali uniti ad un uso dell'elettronica divertente e spiritoso. Club di Sapporo in prima serata. Giappone e Brasile in un appassionante scambio culturale. I Manhattan Transfer a passeggio mano per mano per le strade di Tokyo. Beats dalle effervescenze arancioni si mettono in bella mostra pavoneggiando nell'aria. A bo en non spaventa certamente la ricerca e l'avventura all'interno di sperimentazioni elettroniche che schizzano gioiose in territori latin-pop. Sorprende sui cambi dimensionali di una colonna sonora di videogame dalle trame astratte. Spolverate jazzy su croissant appena sfornati. Una pioggia di creatività spavalda e temeraria, che non ha nessuna paura di affrontare le incognite. Abbracciando attuali teorie glitch-glitter tanto in voga e andando oltre, molto oltre...in un interminabile raccogliere frutti dal secolare albero della musica. L'esperienza dell'ascolto di "pale machine" è una festa per le orecchie, un elogio alla creatività. La consapevolezza che finché ci sarà la ricchezza della fantasia umana nel prato dell'arte nasceranno ancora numerosi fiori.
Artist: bo en
Title: pale machine
Label: Maltine Records
Style: pop, electronic, experimental
Date: September 06, 2013
Title: pale machine
Label: Maltine Records
Style: pop, electronic, experimental
Date: September 06, 2013
Etichette:
bo en,
electronic,
experimental,
Maltine Records,
pop
Ubicazione:
United Kingdom
Tuesday, 10 September 2013
Birdiana - "Six Mellow Dramas" (self released)
La provenienza mitteleuropea (Germania e Repubblica Ceca) di Birdiana, duo composto da Pedee & Hank, si fa sentire fin dalle prime note di questo interessante "Six Mellow Dramas". L'iniziale "Anestetická" basta da sola come carta d'identità. Una ritmica militaresca accompagnata da un piano campionato fanno da base ad una traccia che mischia spirito, sorpresa (il violento stacco presente al secondo minuto mi fa sobbalzare sulla sedia) e fresca originalità (l'inaspettato breve finale classico). Un'accurata descrizione del brano la si può avere nella pagina Facebook del duo. Birdiana raccolgono svogliatamente i frutti di decenni di musica teutonica d'avanguardia e la comprimono in sei tracce che fondamentalmente sono pop-music, magari non propriamente da classifica. Di "Six Mellow Dramas" mi colpisce particolarmente l'aspetto quasi giocoso e devo ammettere che a volte ho l'impressione di essere preso in giro, nonostante la serietà e la cupezza di alcuni episodi (Lost, Event Horizon). Liriche astratte contribuiscono all'eccentricità di questo ottimo lavoro..."Fields folding in an army of beetles, shelter from thin grass stalks wind blowing tickles". Sperimentazioni brillanti e per nulla pesanti, che cercano di coniugare dance, cabaret, kraut-music e pop. Devo ammettere che questo album mi stava sfuggendo in mezzo all'oceano di musica (free) che viene rilasciata ogni giorno. Fortunatamente una mail provvidenziale mi ha fatto tornare indietro di qualche passo.
Artist: Birdiana (FB)
Title: Six Mellow Dramas
Label: self released
Style: experimental, pop
Date: September 04, 2013
Title: Six Mellow Dramas
Label: self released
Style: experimental, pop
Date: September 04, 2013
Etichette:
Birdiana,
electronic,
experimental,
pop,
self released
Ubicazione:
Germany
Sunday, 8 September 2013
Rumpunch - "Rumpunch" (self released)
"I was having a laugh about some of my song writing on this record today as I was uploading up the tracks, all of the songs on there are least 5 years old, if not way older. It brought back some really cool memories. I miss having a band to call my own. In a lot of ways my solo work is nothing more than a cross between Rumpunch and Thundas. I learnt a lot about music from this band and I'll never forget that." (Words from Tuka's facebook page)
"Rumpunch" è un album dell'omonima band australiana uscito cinque anni fa in CD ma che vede la luce solo ora in versione "name your price" su Bandcamp. Dodici tracce fresche e ritmate che raccolgono influenze da tutto quel filone che raccoglie reggae, dub, ska, funk e hip-hop, latin e quant'altro. Nulla di eccezionalmente nuovo sotto il sole, ma Rumpunch hanno la capacità di trasmettere allegria e spensieratezza, tra semplici frasi di fiati all'unisono, ritmiche in levare, cori e assoli vari. Musica che una quindicina di anni fa era molto in voga e che comunque suona sempre attuale. Tacche rosse nella barra del volume, t-shirt gettate sui divani, freschi drink e gocce di sudore che saltellano da un corpo all'altro. Go on!
"Rumpunch" è un album dell'omonima band australiana uscito cinque anni fa in CD ma che vede la luce solo ora in versione "name your price" su Bandcamp. Dodici tracce fresche e ritmate che raccolgono influenze da tutto quel filone che raccoglie reggae, dub, ska, funk e hip-hop, latin e quant'altro. Nulla di eccezionalmente nuovo sotto il sole, ma Rumpunch hanno la capacità di trasmettere allegria e spensieratezza, tra semplici frasi di fiati all'unisono, ritmiche in levare, cori e assoli vari. Musica che una quindicina di anni fa era molto in voga e che comunque suona sempre attuale. Tacche rosse nella barra del volume, t-shirt gettate sui divani, freschi drink e gocce di sudore che saltellano da un corpo all'altro. Go on!
Ubicazione:
Australia
Friday, 6 September 2013
Various Artists - "Roncheras" (Amalgamated Futureless Artists)
"Roncheras" es un disco fruto del amor al
arte. La única meta de A.F.A. es pasarlo bien, y compartir
lo que hacemos con todo el mundo para que lo pasen bien con nosotros.
O que nos odien y quieran estrangularnos con un alambre
espinado. Mientras sea con amor, todo nos vale." (Words from release page)
Ci sono degli album che nel giro di pochi secondi, dalla visualizzazione dell'art-cover all'ascolto dei primi suoni che approdano alle mie orecchie, capisco che saranno i protagonisti musicali dei miei giorni futuri. E' il caso di "Roncheras", effervescente raccolta prodotta da Amalgamated Futureless Artists che accoglie diversi artisti in un esplosione di suoni che uniscono ranchera, dance, elettronica e mariachi in un materiale prezioso a me sconosciuto e assolutamente irresistibile. Questo è un album che scotta, che amalgama tradizione e presente con passione e intelligenza. Si, passione è la parola che più mi si illumina davanti agli occhi durante i ripetuti ascolti. Peli delle braccia che si innalzano come fiori alla luce del sole durante l'ascolto di "El èxito" e soprattutto "Ek Chuak" di Dr. Almeja. Ma perchè le radio commerciali non passano questa musica? Si, è una domanda dalla risposta già pronta. Ma questa è musica forte! Che tutti i teen-agers del mondo dovrebbero ascoltare. Fuck MTV! Fuck the system! La rete dà accesso a un mondo immenso, il grande peccato è che molte persone continuano ad essere pigre e poco curiose e preferiscono i cibi pre-confezionati e condivisi da tutti per non sentirsi diversi. La rete ci offre infinite opportunità di crescita, di divulgazione e condivisione di materiale artistico anni fa impensabile. E' assurdo farsi condizionare ancora da chi vuole avere il monopolio musicale. Questo album potrebbe essere la colonna sonora di una frizzante estate trascorsa in un qualsiasi luogo del mondo. Se vi piace, condividete, siamo ancora in tempo, l'estate non è ancora finita.
Ci sono degli album che nel giro di pochi secondi, dalla visualizzazione dell'art-cover all'ascolto dei primi suoni che approdano alle mie orecchie, capisco che saranno i protagonisti musicali dei miei giorni futuri. E' il caso di "Roncheras", effervescente raccolta prodotta da Amalgamated Futureless Artists che accoglie diversi artisti in un esplosione di suoni che uniscono ranchera, dance, elettronica e mariachi in un materiale prezioso a me sconosciuto e assolutamente irresistibile. Questo è un album che scotta, che amalgama tradizione e presente con passione e intelligenza. Si, passione è la parola che più mi si illumina davanti agli occhi durante i ripetuti ascolti. Peli delle braccia che si innalzano come fiori alla luce del sole durante l'ascolto di "El èxito" e soprattutto "Ek Chuak" di Dr. Almeja. Ma perchè le radio commerciali non passano questa musica? Si, è una domanda dalla risposta già pronta. Ma questa è musica forte! Che tutti i teen-agers del mondo dovrebbero ascoltare. Fuck MTV! Fuck the system! La rete dà accesso a un mondo immenso, il grande peccato è che molte persone continuano ad essere pigre e poco curiose e preferiscono i cibi pre-confezionati e condivisi da tutti per non sentirsi diversi. La rete ci offre infinite opportunità di crescita, di divulgazione e condivisione di materiale artistico anni fa impensabile. E' assurdo farsi condizionare ancora da chi vuole avere il monopolio musicale. Questo album potrebbe essere la colonna sonora di una frizzante estate trascorsa in un qualsiasi luogo del mondo. Se vi piace, condividete, siamo ancora in tempo, l'estate non è ancora finita.
Artist: Various
Title: Roncheras
Label: Amalgamated Futureless Artists (FB)
Style: Electronic, mariachi, experimental
Date: September 02, 2013
Title: Roncheras
Label: Amalgamated Futureless Artists (FB)
Style: Electronic, mariachi, experimental
Date: September 02, 2013
Etichette:
Amalgamated Futureless Artists,
electronic,
experimental,
mariachi,
Various Artists
Ubicazione:
Mexico
Tuesday, 3 September 2013
AM & Shawn Lee - "Fall Tour Sampler 2013" (self released)
Scopro solo ora questi due formidabili personaggi chiamati AM & Shawn Lee. Non proprio dei ragazzini, ma capaci di produrre una musica fresca e frizzante. Numerosi sono i singoli e gli album disponibili (a pagamento) nella loro pagina Bandcamp. Per celebrare il loro prossimo tour mettono a disposizione gratuitamente questa raccolta di quattro brani (intervallati da un paio di brevi commenti) che danno un'idea delle loro enormi potenzialità. Shawn Lee è un polistrumentista dai lunghi capelli che passa disinvoltamente da una batteria ad un pianoforte fino a basso, chitarra e oggetti vari. Nel loro canale YouTube li si può vedere in una serie di video dimostrativi circondati da innumerevoli strumenti. In questo piccolo omaggio intitolato "Fall Tour Sampler 2013" le influenze sono molte e non si nascondono affatto. Dal funk seventies/eighties di "All the love", fino ai Radiohead "amnesiaci" di "Dark into light". Il sound di questo duo è brioso e vivace e questo EP in free download è una buona occasione per approfondire la loro conoscenza.
Artist: AM & Shawn Lee
Artist: AM & Shawn Lee
Title: Fall Tour Sampler 2013
Label: self released
Style: indie, funk, electro
Date: August 31, 2013
Label: self released
Style: indie, funk, electro
Date: August 31, 2013
Etichette:
AM & Shawn Lee,
electro,
funk,
Indie,
self released
Ubicazione:
United States
Sunday, 1 September 2013
NetMusic Life - August 2013 Selection
These are some of the best tracks that
I have heard in August 2013:
Zipp - "Pour Quoi Royale"
The Pluto Moons - "No Evidence"
ProleteR - "Slits"
Zion Dirty Sound - "Mama Africa"
Med Dred - "Jahnoy"
The Townhouses - "Nag Champa"
L'étage nival - "Circles"
Fucksia - "The Water Song"
Poodleplay Arkestra - "An Array Of Astral Hula-Hoopers"
Miche - "Evening Scene" (totokoko)
Madoka - "Life"
Oathless & Good Weather For An Airstrike - "Omerta"
Artwork by Opalino Mind
Zipp - "Pour Quoi Royale"
The Pluto Moons - "No Evidence"
ProleteR - "Slits"
Zion Dirty Sound - "Mama Africa"
Med Dred - "Jahnoy"
The Townhouses - "Nag Champa"
L'étage nival - "Circles"
Fucksia - "The Water Song"
Poodleplay Arkestra - "An Array Of Astral Hula-Hoopers"
Miche - "Evening Scene" (totokoko)
Madoka - "Life"
Oathless & Good Weather For An Airstrike - "Omerta"
Artwork by Opalino Mind
Etichette:
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electronica,
Funky,
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