"We feel that we must slow down to reach our goals. When all I ever wanted was in front of me"...sagge parole cantate dal giovane trio londinese Inkhouse in "Nephews", prima incantevole traccia di questo EP d'esordio. Un folk elettronico che mantiene elegantemente le distanze dalla classica definizione di folktronika, anche se gli elementi sono quelli. Un semplice arpeggio di chitarra, un'altrettanto semplice ritmica elettronica ed uno stop di largo respiro in cui l'amalgama delle voci avvolgenti di Sabiyha e Andrew trasportano per mano verso ampie distese appena sbrinate da un pallido sole sdraiato all'orizzonte..."Lights shine through, I'll see you". Una melodia fischiettata ed un drumming imprevedibilmente frammentato concludono l'opera. "The Long Way Round" è una folk-ballad che anch'essa gioca sull'intreccio delle voci dei due vocalist. Fragorosi riverberi ricoprono chitarre e batterie che accrescono lentamente lo spessore del brano, accompagnandolo verso un finale colmo di cori e intensità. Posso cogliere una personalità spiccata nel suono di Inkhouse e sono certo che la sapranno sviluppare ancor meglio nei futuri lavori. Disillusi, malinconici e ancora dibattuti tra questioni post-adolescenziali e un manifesto no-future che si esibisce gigantesco all'entrata di ogni grande città.
Artist: Inkhouse
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