Artist: Great State (FB)
Thursday, 28 February 2013
Great State - [promotional] (self released)
Bello, raffinato, aperto a nuove strade con incroci perfetti. Il primo approccio con la prima traccia "All The Light There Was To See" è squisitamente folk/blues ma con zone di rumore sotterranee che lo trasformano in materia composta da elementi originali. "Bath, Ohio" è a mio parere la traccia che brilla di più in questo lavoro di tre brani realizzato dai newyorkesi Great State intitolato [promotional]. Un piano ritmato che fa da sostenitore per l'intera durata del pezzo. Cappelli da cowboy svolazzanti, cavalcate nella polvere ed un crescendo che fa vivere il minuto più intenso di questo EP. Ennio Morricone e Sergio Leone all'interno di un finto-saloon maleodorante che studiano insieme l'impostazione della prossima scena. "Flood" fotografa nitidamente la capacità di nuotare tra gli stili di Great State, giocando con cambi, stop, dinamiche e variazioni di genere con assoluta disinvoltura. Great State hanno talento e sono certo che sapranno fare ancora di meglio. Pieno sostegno.
Artist: Great State (FB)
Artist: Great State (FB)
Etichette:
experimental,
Folk,
Great State,
self released
Ubicazione:
New York, Stati Uniti
Wednesday, 27 February 2013
abc100 - "dirty dishes from a hostile cosmos" (Headphonica 106)
Artist: abc100
Title: dirty dishes from a hostile cosmos
Label: Headphonica
Style: electronica, experimental
Date: February 19, 2013
Label: Headphonica
Style: electronica, experimental
Date: February 19, 2013
Etichette:
abc100,
electronica,
experimental,
Headphonica
Ubicazione:
Mosca, Russia
Sunday, 24 February 2013
Sergi Boal - "Cercle" (AlchEmistica 008 / Acustronica 036)
"Cercle" is my most
spiritual project. the most introspective. In this little EP the
music flows, the themes don't have any concrete structure, and maybe
this gives the sensation of a visual dream, the sensation that you
are floating, and you could create images, thoughts, sensations....
Not having a concrete structure, there's no beginning, no end ; it's
like a circle!
Devo ammettere che Sergi Boal è uno dei chitarristi a me più cari. Sento una profonda sensibilità nella sua musica. Una trasposizione dell'anima in onde sonore. Cinque stati d'animo che si lasciano accarezzare, a volte così innocenti da intenerire. Improvvise distorsioni che colgono di sorpresa (Angel Blau) mi ricordano l'enorme quantità di asperità represse che giacciono nei solchi della nostra anima. Gocce disordinate sui parabrezza come lenti d'ingrandimento offuscate. Con meno influenze ispaniche dei precedenti album e verso un urban-instrumental-folk cosmopolita. Teso, espressivo e vero. Sergi Boal mi trasmette sincerità e genuinità, i migliori ingredienti per convincersi che si può credere in un'umanità più onesta con se stessa.
Devo ammettere che Sergi Boal è uno dei chitarristi a me più cari. Sento una profonda sensibilità nella sua musica. Una trasposizione dell'anima in onde sonore. Cinque stati d'animo che si lasciano accarezzare, a volte così innocenti da intenerire. Improvvise distorsioni che colgono di sorpresa (Angel Blau) mi ricordano l'enorme quantità di asperità represse che giacciono nei solchi della nostra anima. Gocce disordinate sui parabrezza come lenti d'ingrandimento offuscate. Con meno influenze ispaniche dei precedenti album e verso un urban-instrumental-folk cosmopolita. Teso, espressivo e vero. Sergi Boal mi trasmette sincerità e genuinità, i migliori ingredienti per convincersi che si può credere in un'umanità più onesta con se stessa.
Sergi Boal |
Artist: Sergi Boal
Title: Cercle
Label: AlchEmistica / Acustronica
Style: classical, guitar, impro
Date: February 17, 2013
Title: Cercle
Label: AlchEmistica / Acustronica
Style: classical, guitar, impro
Date: February 17, 2013
Etichette:
Acustronica,
Alchemistica,
Cercle,
classical,
guitar,
impro,
Sergi Boal
Ubicazione:
Barcellona, Provincia di Barcellona, Spagna
Saturday, 23 February 2013
The Fucked Up Beat - "Roswell Radio Cult" (Haze 194)
"Experimental Schizo Noir Trip Hop. The
Fucked Up Beat. A sound project by Eddie Palmer of New York, NY and
Brett Zehner of San Diego, CA created in October 2011. Songs are
recorded through e-mail using keyboards, experimental percussion and
field recordings. Beats/Field Recordings by B.Zehner.
Sounds/Instruments by E.Palmer.
Music for Non Fascist Living. Capitalism Is An Abusive Relationship.
Music for Non Fascist Living. Capitalism Is An Abusive Relationship.
Written, Recorded, Produced
by The Fucked Up Beat in November/ December 2012
Mixed and Mastered in New York, NY."
Sono convinto che The Fucked Up Beat siano una delle realtà più originali ed intriganti del panorama Creative Commons odierno. Prolifici (sono giunti alla loro undicesima release in poco più di un anno) e impegnati. Dalle loro pagine social spesso si possono leggere critiche al sistema politico ed economico mondiale che il più delle volte condivido pienamente. Ma nelle musica di The Fucked Up Beat non si sente solo l'impegno politico ma si colgono anche la necessità di non dimenticare un passato prezioso ed un'assuefazione ad un mondo meccanizzato e tecnologizzato di cui però ci nutriamo spudoratamente a piene mani. Loop tribali ipnotici e profondi accompagnati da sample datati sono oramai un marchio di fabbrica che sa distinguersi da centinaia di altre produzioni. Spezzoni di vecchi documenti visivi in bianco e nero utilizzati come video-clip per le loro tracce, art-cover con stile...The Fucked Up Beat hanno personalità da vendere e meriterebbero di essere conosciuti da un pubblico più vasto.
Mixed and Mastered in New York, NY."
Sono convinto che The Fucked Up Beat siano una delle realtà più originali ed intriganti del panorama Creative Commons odierno. Prolifici (sono giunti alla loro undicesima release in poco più di un anno) e impegnati. Dalle loro pagine social spesso si possono leggere critiche al sistema politico ed economico mondiale che il più delle volte condivido pienamente. Ma nelle musica di The Fucked Up Beat non si sente solo l'impegno politico ma si colgono anche la necessità di non dimenticare un passato prezioso ed un'assuefazione ad un mondo meccanizzato e tecnologizzato di cui però ci nutriamo spudoratamente a piene mani. Loop tribali ipnotici e profondi accompagnati da sample datati sono oramai un marchio di fabbrica che sa distinguersi da centinaia di altre produzioni. Spezzoni di vecchi documenti visivi in bianco e nero utilizzati come video-clip per le loro tracce, art-cover con stile...The Fucked Up Beat hanno personalità da vendere e meriterebbero di essere conosciuti da un pubblico più vasto.
Eddie Palmer (The Fucked Up Beat) |
Artist: The Fucked Up Beat (FB)
Title: Roswell Radio Cult
Label: HazeNetlabel
Style: sound-collage, experimental
Date: February 07, 2013
Label: HazeNetlabel
Style: sound-collage, experimental
Date: February 07, 2013
Etichette:
experimental,
HAZE netlabel,
Roswell Radio Cult,
Sound-Collage,
The Fucked Up Beat
Ubicazione:
Stati Uniti
Friday, 22 February 2013
entertainment for the braindead - "Postcard #5: Songs for the Sleepless" (self released)
"These songs were written, mixed and
arranged by Julia Kotowski aka. entertainment for the braindead, in summer 2012 in
Berlin, then to be released as the fifth in a series
of acoustic Postcards in February 2013."
La musica di entertainment for the braindead a me provoca un benessere interiore. E non posso fare a meno di parlarne. Le voglio bene anche se non la conosco. Incantato dai fragili racconti che si muovono sinuosi sulla sua carezzevole voce. Ammaliato dallo stile così artistico-freak che si culla all'interno di mobili bolle di semplicità. Una ragazza che emana arte, circondata dai suoi innumerevoli strumenti, dalle sue forbici e matite. Fogli che svolazzano tra caffè fumanti in grandi tazze. Scure gocce che si uniscono ai disegni, completandoli. Vedo in entertainment for the braindead un animo primitivo che lotta ogni giorno per non dimenticare di esser tale. "Songs for the Sleepless" è la quinta cartolina di un suggestivo viaggio nel mondo di Julia.
entertainment for the braindead |
Title: Postcard #5: Songs for theSleepless
Label: self released
Style: acoustic, folk, pop
Date: February 12, 2013
Label: self released
Style: acoustic, folk, pop
Date: February 12, 2013
Etichette:
Acoustic,
Entertainment for the braindead,
Folk,
pop,
Postcard #5: Songs for the Sleepless,
self released
Ubicazione:
Berlino, Germania
Thursday, 21 February 2013
Carroll - "Needs" (self released)
Carroll was a twinkle in your father’s
eye. Carroll was your grandmother’s name and the street you grew up
on. Carroll is the combined effort of people who eat, sleep, and
dream in close proximity to one another. Brian Hurlow, Charlie Rudoy,
and Max Kulicke gathered together their guitars and synths, their
basses and percussion and did what felt right. They stopped running
away from Pop and instead invited it in for a snack in a house made
of candy, only to lock it in a cage and fatten it up for their own
devices. Carroll has been found on quite a few stages and radio dials
around the Twin Cities. If their sound is anything, it’s eerie
warmth- a Minnesota winter that barely goes below zero.
- AnonymousE' da molti giorni che i miei ascolti si sono stabilizzati su questo "Needs" dei Carrol, band di Minneapolis che ha rilasciato questo album su Bandcamp con l'opzione "name your price". Un sound soffice e arioso ma con una costante tensione nascosta tra malinconie esistenziali. Stupendo il gioco di tastiere al minuto 2:30 di "Sticks", traccia che si appoggia su una melodia desolata che difficilmente si dimenticata. "Billinarie" è un altro esempio di come questi quattro ragazzi di Minneapolis hanno nel proprio istinto un savoir-faire pop-rock invidiabile. Tutto suona alla perfezione, ogni suono fluisce nella sua sede con il pregevole lavoro di effettistica creato in studio. Sono sicuro che ognuno troverà i propri paragoni con band più note (a me vengono i nomi di Radiohead e Death Cab for Cutie) ma i Carrol sono così determinati e convinti nel loro modo di proporsi che glielo perdono senza esitazioni. E per essere il loro primo album mi preoccupo io di fare l'inchino e le presentazioni ad una grande indie-pop band.
Ubicazione:
Minneapolis, Minnesota, Stati Uniti
Wednesday, 13 February 2013
Machines in Heaven - "The Glasgow Jihad" (Black Lantern Music 073)
"It's the closing track
bordersbreakdown that shows the band at their most ambitious,
encompassing everything from skittering RnB rhythms to a widescreen
Killers-esque guitar line... it's not hard to see the four-piece
following the likes of Chvrches in breaking out of the Glasgow
electro-pop scene." - Max Sefton, RaveChild
Aspetti il vento che senti scivolare da lontano. La stesse barriere incolore che i soliti profili corporei ti erigono per propria difesa. Eppure la primavera è qui e si fa ascoltare in ogni suo senso. Le scelte sono scelte nel campo delle innumerevoli opportunità. Restare fermi è una scelta, a volte masochistica e a volte provocata dal timore di un’oscurità che basterebbe illuminare di luce propria. «Machines in Heaven» provoca una beata sicurezza situata all’interno dei suoi precisi contorni elettronici. Pop? Royksopp? Techno-pop? Ha ancora un senso?"bordersbreakdown" si reiventa ogni definizione appena scritta nel suo svilupparsi in un trama progressive galleggiante in un lago post-rock illuminato da boe elettroniche. Il caso sta con le spalle al muro nell’angolo più buio della stanza.
Due parole: elettronica consapevole.
Un consiglio: Talk Less, Say More
Artist: Machines in Heaven (FB)
Aspetti il vento che senti scivolare da lontano. La stesse barriere incolore che i soliti profili corporei ti erigono per propria difesa. Eppure la primavera è qui e si fa ascoltare in ogni suo senso. Le scelte sono scelte nel campo delle innumerevoli opportunità. Restare fermi è una scelta, a volte masochistica e a volte provocata dal timore di un’oscurità che basterebbe illuminare di luce propria. «Machines in Heaven» provoca una beata sicurezza situata all’interno dei suoi precisi contorni elettronici. Pop? Royksopp? Techno-pop? Ha ancora un senso?"bordersbreakdown" si reiventa ogni definizione appena scritta nel suo svilupparsi in un trama progressive galleggiante in un lago post-rock illuminato da boe elettroniche. Il caso sta con le spalle al muro nell’angolo più buio della stanza.
Due parole: elettronica consapevole.
Un consiglio: Talk Less, Say More
Artist: Machines in Heaven (FB)
Etichette:
Black Lantern Music,
electronic,
Machines in Heaven,
pop,
The Glasgow Jihad
Ubicazione:
Glasgow,Regno Unito
Monday, 11 February 2013
fthrsn - "middle school swag" (self released)
"Give me my music dose" ha consigliato di prestare attenzione a questo album e così ho fatto. E devo ammettere che più si ascolta "middle school swag" dell'americano fthrsn e più lo si apprezza. Fragili melodie appese ad un lampadario
dalla luce fioca di una cameretta illuminata dal bianco candore della
neve che siede riposata all’esterno. Un'elettronica
semi-minimalista che si lascia influenzare senza nasconderlo da
piccole meraviglie electro-pop eighties (Yazoo, Erasure,Vince
Clarke, Howard Jones e perchè no, soprattutto nelle ultime due tracce, anche Paul Simon...che electro-pop non lo è mai stato). "My new
friend" incanta con la sua lenta e stanca cavalcata ed una melodia
malinconica cantata con voce flebile. L’insieme è alquanto lo-fi,
non si sente una cura ricercata nei suoni e i giochi di pan-pot sono
minimi, dando all’insieme una sonorità centrale che invece di
essere pecca si rivela un pregio cha sparge di calore umano l’intero
lavoro. Ritmiche elettroniche spesso ridotte all’essenziale e che
più di ogni altra cosa risentono dell’influenza di una colonna
sonora scritta trent’anni fa. Eppure, nonostante tutto, questo album
suona attuale e, se si vendessero ancora dischi nei negozi, si collocherebbe in
uno scaffale affiancato dagli ultimi lavori di Townhouses e Cocolixe.
Sette canzoni di elettro-minimal-pop che difficilmente si lasciano
dimenticare.
Artist: fthrsn (FB)
Title: middle school swag
Label: self released
Style: pop, electronic
Date: February 05, 2013
Other reviews: Give me my music dose, The Up-Turn, Portals, Matinèe as Hell, Cactus Mouth,
Title: middle school swag
Label: self released
Style: pop, electronic
Date: February 05, 2013
Other reviews: Give me my music dose, The Up-Turn, Portals, Matinèe as Hell, Cactus Mouth,
Etichette:
electronic,
fthrsn,
Give me my music dose,
middle school swag,
pop,
self released
Ubicazione:
Ann Arbor, Michigan, Stati Uniti d'America
Camp - "Camp EP" (self released)
Tre brani semplici e immediati che mi danno una carica positiva di cui in questi ultimi tempi necessito incessantemente. Camp provengono da New London, piccola cittadina del Connecticut e propongono un country/rock/folk schietto che trasporta spesso a ricordi sonori passati. L'apertura spetta a "Don't wait", un energico folk/blues che si stampa nel cervello con tinte fosforescenti. Quattro frasi in ripetizione giocate su efficaci armonizzazioni vocali maschili/femminili. Nella seconda traccia, la stupenda "Haunt the Home" si sorvola allegramente su melodie estremamente british. Purtroppo i brani sono solo tre e l'unica cosa da fare dopo poco più di tredici minuti è premere nuovamente repeat.
Artist: Camp (FB)
Artist: Camp (FB)
Etichette:
Camp,
Folk,
Indie,
pop,
self released
Ubicazione:
New London, Connecticut, Stati Uniti d'America
Wednesday, 6 February 2013
Dooga Fruit - "Happy Things" (self released)
"Dooga Fruit is a made-in-Holland
musical delicacy whose ingredients are passionate about blending
individual musical journeys through the realms of jazz, hip hop,
indie, soul, rock, and pop music together as one saucy product for
any ear to ingest. You want da Dooga Fruit manie. It’s healthy."
Un sound fresco e ritmicamente sostenuto per questa band proveniente da Holland. Un gran rimescolamento di generi e influenze, dagli accordi jazzati delle tastiere a certe ritmiche che sembrano prese in prestito da Talking Heads e James Brown. Una band che sicuramente in un ambito live sa dare il meglio di se, considerando la grande energia che sprigionano queste tracce, strutturalmente variegate (vedi "Soul Pressure") e con una batteria che lancia coriandoli ad ogni cambio di battuta. Si coglie subito la sinergia che intercorre tra i membri della band, che sa distinguersi anche grazie alla particolare voce della vocalist e alla sua espressivitá decisamente soul. Si scende nelle strade impolverate e maleodoranti di cittá abbandonate al loro destino con l’hip-hop di "Sea Shark". L’album si conclude con la lenta e bucolica "Voyages", sospesa su una melodia malinconica che ricorda preghiere colme di speranza abbandonate e dimenticate sulla superficie di campi impalliditi da una rugiada mattutina.
Artist: Dooga Fruit (FB)
Un sound fresco e ritmicamente sostenuto per questa band proveniente da Holland. Un gran rimescolamento di generi e influenze, dagli accordi jazzati delle tastiere a certe ritmiche che sembrano prese in prestito da Talking Heads e James Brown. Una band che sicuramente in un ambito live sa dare il meglio di se, considerando la grande energia che sprigionano queste tracce, strutturalmente variegate (vedi "Soul Pressure") e con una batteria che lancia coriandoli ad ogni cambio di battuta. Si coglie subito la sinergia che intercorre tra i membri della band, che sa distinguersi anche grazie alla particolare voce della vocalist e alla sua espressivitá decisamente soul. Si scende nelle strade impolverate e maleodoranti di cittá abbandonate al loro destino con l’hip-hop di "Sea Shark". L’album si conclude con la lenta e bucolica "Voyages", sospesa su una melodia malinconica che ricorda preghiere colme di speranza abbandonate e dimenticate sulla superficie di campi impalliditi da una rugiada mattutina.
Artist: Dooga Fruit (FB)
Etichette:
Dooga Fruit,
Happy Things,
Indie,
jazz,
pop,
Rock,
self released
Ubicazione:
Holland, Michigan, Stati Uniti
Sunday, 3 February 2013
A NetMusic Life selection (January 2013)
These are some of the best tracks that
I have heard in January 2013:
1. Juno Day - "Delphi" (from
"Chauvet")
2.
Hotel Cinema - "Rabbit Hole" (from "HotelCinema")
3. Misay Day -
"South Side" (from "Below theGreen")
4.
Old Splendifolia - "Two Eagles" (from "Utterly Heartbreaking")
5.
Broke for Free - "Budding" (from "Gold CanStay")
6.
Once Kingdome - "A Loan" (from
"Herbs")
7.
Sixthminor - "eser" (from
"Wireframe")
8. Various
Artists - "Ala Social Net- Netlabel Live Session"
(archive.org/details/oz065)
Etichette:
Acoustic,
ambient,
electronic,
Folk,
impro,
Indie,
pop,
Various Artists
Snug Murk/Affable Noise - "holiday morning" (Yuzame label 05)
"Holiday morning" is a
relaxing album made by Snug Murk (jpn). Affable noise collaborate
to this album too. It is quite easy to describe the music of Snug
Murk : positive and warm feelings ! We should all wake up every
morning in this mood." (text by Yamanotedreams)
Ho scoperto questo album grazie a Yamanotedreams, blog sempre attento alle nuove uscite creative commons di qualità, in particolar modo per quelle provenienti dal territorio Giapponese. E anche in questo caso il suo consiglio non mi delude, perchè "Holiday Morning", album scritto e suonato da Snug Murk con la collaborazione di Affable noise, è estremamente piacevole e godibile. "Holiday Morning" infonde una dolce serenità e una fine positività che trapassa l'epidermide stabilizzandosi su ogni cellula. Folktronika semplice, arpeggi di chitarra lenti e calibrati, basi ritmiche elettroniche mai invadenti e una genuinità che avvolge ogni traccia. Scivolare dalla semplicità alla banalità è alquanto facile, ma Snug Murk sa mantenere con l'abilità di un equilibrista una perfetta stabilità offrendo un album fresco e rilassante. Perfetto per i prossimi risvegli primaverili.
Artist: Snug Murk / Affable Noise
Title: holiday morning
Label: Yuzame label
Style: folktronika
Date: December 26, 2012
Ho scoperto questo album grazie a Yamanotedreams, blog sempre attento alle nuove uscite creative commons di qualità, in particolar modo per quelle provenienti dal territorio Giapponese. E anche in questo caso il suo consiglio non mi delude, perchè "Holiday Morning", album scritto e suonato da Snug Murk con la collaborazione di Affable noise, è estremamente piacevole e godibile. "Holiday Morning" infonde una dolce serenità e una fine positività che trapassa l'epidermide stabilizzandosi su ogni cellula. Folktronika semplice, arpeggi di chitarra lenti e calibrati, basi ritmiche elettroniche mai invadenti e una genuinità che avvolge ogni traccia. Scivolare dalla semplicità alla banalità è alquanto facile, ma Snug Murk sa mantenere con l'abilità di un equilibrista una perfetta stabilità offrendo un album fresco e rilassante. Perfetto per i prossimi risvegli primaverili.
Artist: Snug Murk / Affable Noise
Title: holiday morning
Label: Yuzame label
Style: folktronika
Date: December 26, 2012
Etichette:
Affable noise,
Folktronika,
holiday morning,
snug murk,
Yamanotedreams,
Yuzame label
Ubicazione:
Giappone
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