Voulo EP is featuring remixes
by Melodium, K-Conjog and ilkae." (Words from Bad Panda press release)
Faccio fatica a trovare una collocazione per questa musica che sa abbracciare con vivacità contaminazioni world, elementi elettronici ed acustici. Potrebbe essere considerata una fusion moderna, lontana però dagli esibizionismi tecnici anni 90. Dominata da un ukulele baritono, sapientemente effettato, innaffiature elettroniche ben dosate e strutture che si muovono libere senza porsi troppe domande. "Voulo EP" di Umin, progetto solitario di Kevin Poole, risplende per originalità e ha le sembianze di un insetto felicemente svolazzante tra verdi prati primaverili. Un continuo posarsi di fiore in fiore assaporandone tutti i sapori, catturandone i colori per poi disseminarli nel cielo creando arcobaleni sonori. Umin possiede una piccola borsa da prestigiatore musicale e mi delizia l'ascolto con le sue accattivanti invenzioni. Traiettorie che sembrano improvvisate ma che acquistano un senso ad un livello emozionale (Tesil). La title track mi ricorda un certo Steve Vai in preda a desideri sperimentali. Superba creazione. Tre minuti di fantasia raffinata. Un lieto svolazzare aggrappato alle antenne di un lepidottero. Tre tracce più altrettanti remix curati da Melodium, K-Conjog and ilkae rilasciati dall'inarrestabile Bad Panda.
Faccio fatica a trovare una collocazione per questa musica che sa abbracciare con vivacità contaminazioni world, elementi elettronici ed acustici. Potrebbe essere considerata una fusion moderna, lontana però dagli esibizionismi tecnici anni 90. Dominata da un ukulele baritono, sapientemente effettato, innaffiature elettroniche ben dosate e strutture che si muovono libere senza porsi troppe domande. "Voulo EP" di Umin, progetto solitario di Kevin Poole, risplende per originalità e ha le sembianze di un insetto felicemente svolazzante tra verdi prati primaverili. Un continuo posarsi di fiore in fiore assaporandone tutti i sapori, catturandone i colori per poi disseminarli nel cielo creando arcobaleni sonori. Umin possiede una piccola borsa da prestigiatore musicale e mi delizia l'ascolto con le sue accattivanti invenzioni. Traiettorie che sembrano improvvisate ma che acquistano un senso ad un livello emozionale (Tesil). La title track mi ricorda un certo Steve Vai in preda a desideri sperimentali. Superba creazione. Tre minuti di fantasia raffinata. Un lieto svolazzare aggrappato alle antenne di un lepidottero. Tre tracce più altrettanti remix curati da Melodium, K-Conjog and ilkae rilasciati dall'inarrestabile Bad Panda.
Umin (Kevin Poole) |
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